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Il consumo di vino italiano negli USA in caduta libera, -10,6% a maggio

Redazione
 
Il consumo di vino italiano negli USA in caduta libera, -10,6% a maggio

Se fino a poco tempo fa parlare di export del vino italiano negli Stati Uniti significava evocare scenari di crescita inarrestabile e prospettive radiose, oggi il clima è decisamente mutato.

Il consumo di vino italiano negli USA in caduta libera, -10,6% a maggio

Terminata la "febbre" degli acquisti dettati dalla paura dei dazi, che poi si sono concretizzati pesantemente negli scambi commerciali, e con le nuove generazioni sempre più orientate verso altre bevande, il settore enologico italiano si trova ad affrontare sfide inattese proprio dal suo principale mercato di riferimento. I dati recenti dipingono un quadro preoccupante.

L'Osservatorio di Unione Italiana Vini (UIV), basandosi sulle elaborazioni Sipsource relative agli scarichi di vino dai magazzini dei distributori americani, rivela una contrazione significativa.

"I consumi complessivi di vino italiano, negli Stati Uniti, in maggio, sono calati del 10,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente," si legge nel report.

Questa diminuzione rappresenta una delle flessioni più marcate degli ultimi tre anni, un periodo già caratterizzato da perdite costanti, portando i consumi nei primi cinque mesi dell'anno a un -6,3% sia in volume che in valore. Il dato è solo leggermente inferiore alla media generale della domanda di vino negli USA, che segna un -14,4% a maggio e un -9% nei primi cinque mesi. La preoccupazione è tangibile, così come l'urgenza di trovare soluzioni.

Lamberto Frescobaldi, presidente di UIV, non nasconde l'allarme: “Negli Usa si registra un calo progressivo dei consumi di vino preoccupante, e le etichette italiane non ne sono esenti." Frescobaldi sottolinea poi il rischio imminente: "L’imposizione di dazi da parte dell’America rischia di infliggere un colpo fatale ad un mercato già stagnante, fondamentale per il made in Italy e per le storiche relazioni tra Italia e Stati Uniti”, dice sottolineando la necessità di una riflessione profonda è evidente: "Dobbiamo ridiscutere l’attuale assetto del vino italiano, e questo confronto sarà alla base della prossima Assemblea Uiv, il 3 luglio, a Roma."

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