Dopo mesi di incertezza, i consumi petroliferi in Italia tornano in positivo. Secondo i dati diffusi da UNEM (Unione Energie per la Mobilità), nel mese di giugno si è registrata una crescita dello 0,4% su base annua, pari a +16.000 tonnellate, trainata dalla ripresa della mobilità privata e turistica.
Consumi petroliferi giugno 2025: spinta dalla mobilità, boom benzina e jet fuel, giù l’industria
Protagonisti assoluti del mese sono benzina e jet fuel, mentre si conferma il calo dei consumi industriali, in particolare del bunker marina e della petrolchimica.
A giugno, la benzina ha messo a segno un’impennata del +9% (+63.000 tonnellate), raggiungendo il livello più alto dal 2011 e superando del +17,5% i dati pre-Covid. Un trend sostenuto dalla crescita delle immatricolazioni di auto ibride a benzina, che rappresentano il 45% delle nuove vetture.
Positivo anche l’aumento del jet fuel (+2,9%, pari a 14.000 tonnellate), che conferma la tenuta del settore aereo. I volumi si mantengono superiori del 6% rispetto al periodo pre-pandemia, a testimonianza di un turismo in pieno slancio.
Il gasolio motori torna in positivo (+1%, +19.000 tonnellate), spinto in particolare dalle vendite sulla rete distributiva (+2,8%), miglior dato del 2025. In lieve crescita anche il gpl autotrazione (+0,8%) e i lubrificanti (+4,9%).
Continua il crollo del bunker marina (-12%), con un calo drastico dell’olio combustibile (-24%), penalizzato dalla nuova regolamentazione SECA che impone, dal 1° maggio, l’uso di carburanti a basso tenore di zolfo nel Mar Mediterraneo. In controtendenza il bunker gasolio, che cresce del +23%.
Negativi anche i bitumi (-2,4%) e, a livello industriale, una caduta del 27,3% nei consumi petrolchimici, parzialmente bilanciata dalla ripresa della raffinazione (+28%).
Nel mese di giugno, i prezzi medi al consumo si sono attestati a 1,705 €/l per la benzina e 1,606 €/l per il gasolio, appena un centesimo sopra maggio. L’incremento è rimasto contenuto rispetto alle pressioni internazionali causate dai conflitti globali. Rispetto al 2024, la benzina costa 15 centesimi in meno, il gasolio 10. I prezzi industriali italiani sono inferiori di oltre 2 centesimi/litro rispetto alla media UE.
Nel primo semestre 2025, le vendite si sono attestate a 25 milioni di tonnellate, in calo dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Crescono però i consumi di:
- benzina (+3,8%, oltre 4,2 milioni di tonnellate),
- jet fuel (+3,9%),
mentre calano:
- gasolio motori (-2,4%),
- bunker marina (-25%),
- raffinazione industriale (-4,9%).