Economia

CNEL, Mimit e ANBSC: accordo per valorizzare imprese e beni aziendali sequestrati alla criminalità

Redazione
 
CNEL, Mimit e ANBSC: accordo per valorizzare imprese e beni aziendali sequestrati alla criminalità

Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata hanno siglato un accordo interistituzionale, presentato a Villa Lubin nel corso del convegno "Imprese sequestrate e confiscate: verso una strategia integrata di intervento".

CNEL, Mimit e ANBSC: accordo per valorizzare imprese e beni aziendali sequestrati alla criminalità

La loro valorizzazione potrà avvenire attraverso progettualità condivise in logica di co-progettazione e co-programmazione con gli enti territoriali e del Terzo Settore, nonché mediante l’accesso alle risorse finanziarie di cui al Fondo di garanzia e al Fondo per la crescita sostenibile, con il ricorso al regime agevolativo già previsto in via ordinaria per il sistema delle imprese.

L'accordo punta a supportare lo sviluppo di sinergie industriali e di scala, per la creazione di reti di filiera e consentire un’adeguata sostenibilità economico-finanziaria delle imprese, assicurando la ripresa dell’attività produttiva, con focus sulla volontà di garantire la piena partecipazione di tutte le forze sociali, economiche, del lavoro e del terzo settore ai processi di recupero e valorizzazione dei beni e delle aziende sottoposte a confisca

Si mira inoltre a programmare, d’intesa con le Regioni e con l’assistenza tecnica delle Camere di Commercio, iniziative sperimentali incentrate sulla costituzione di società miste per la gestione dei beni aziendali e delle aziende confiscate in via definitiva e sull’introduzione di regimi agevolativi o di decontribuzione in favore delle aziende sottoposte a sequestro o a confisca, nell’ottica della sostenibilità dei “costi di legalità”, nonché dell’eventuale incremento dei livelli occupazionali attraverso interventi di inserimento lavorativo di giovani under 35 anni, preferibilmente NEET, in specifiche aree periferiche delle città metropolitane.

Le parti firmatarie si impegnano, ciascuna nell'ambito delle proprie competenze, ad individuare modalità, strumenti e soluzioni per favorire una fattiva sinergia anche nell’attività di condivisione del patrimonio informativo e delle rispettive conoscenze e competenze.

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