La deflazione dei produttori cinesi, nel mese di maggio, ha raggiunto il livello peggiore in quasi due anni, mentre i prezzi al consumo hanno esteso il calo. Un quadro generale che vede l'economia del Dragone è alle prese con tensioni commerciali (oggi a Londra è in programma l'incontro tra le delegazioni di Pechino e Washington) e con una prolungata crisi immobiliare, che si trascina da anni.
Cina: a maggio la deflazione è stata al livello peggiore degli ultimi due anni
Le incertezze derivanti dalla guerra tariffaria con gli Stati Uniti e la debolezza dei consumi interni hanno scosso il sentiment e alimentato le aspettative di maggiori stimoli politici per contrastare le pressioni deflazionistiche.
L'indice dei prezzi alla produzione è sceso del 3,3% a maggio rispetto all'anno precedente, peggio del calo del 2,7% di aprile e della contrazione più profonda degli ultimi 22 mesi, secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica, resi noti oggi.
Poiché le famiglie sono diffidenti nei confronti delle spese a causa delle pressioni sul reddito, alcune aziende hanno fatto ricorso a sconti sui prezzi per incrementare le vendite, spingendo le autorità a sollecitare la fine della dura guerra dei prezzi nell'industria automobilistica.
Il raffreddamento dell'attività industriale evidenzia anche l'impatto dei dazi statunitensi sul più grande polo manifatturiero del mondo, frenando la crescita più rapida dei servizi, mentre persiste la suspense sull'esito dei colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina che riprenderanno a Londra lunedì.
L'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,1% il mese scorso rispetto all'anno precedente, dopo essere sceso della stessa entità ad aprile. L'indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,2% su base mensile, rispetto all'aumento dello 0,1% di aprile, e ha rispecchiato le previsioni degli economisti di un calo dello 0,2%.
La fragile domanda interna continua a rappresentare un freno per l'economia cinese, nonostante una recente serie di misure di sostegno politico. Il mese scorso la crescita delle vendite al dettaglio ha subito un rallentamento, poiché la spesa ha continuato a rallentare a causa dell'insicurezza lavorativa e della stagnazione dei prezzi delle case nuove.
L'inflazione di fondo, escludendo i prezzi volatili di cibo e carburante, ha registrato un aumento dello 0,6% su base annua, leggermente superiore all'aumento dello 0,5% registrato ad aprile.