Economia

Le piccole capitali europee dominano la classifica globale della qualità della vita secondo Deutsche Bank

Luca Andrea
 
Le piccole capitali europee dominano la classifica globale della qualità della vita secondo Deutsche Bank

Nel 2025 le città più vivibili al mondo non sono le grandi metropoli globali, ma le capitali europee di dimensioni più contenute. Secondo la nona edizione del report Mapping the World’s Prices redatto da Deutsche Bank, a guidare la classifica della qualità della vita sono Lussemburgo, Copenaghen, Amsterdam, Vienna e Helsinki, capaci di superare anche città storicamente considerate modelli di efficienza come Zurigo e Ginevra, penalizzate dal costo della vita eccessivo.

Le piccole capitali europee dominano la classifica globale della qualità della vita secondo Deutsche Bank

Il report analizza 69 città chiave per l’economia globale attraverso una lente comparativa che tiene conto di prezzi, salari, affitti, trasporti, qualità dell’aria, costo della vita e vivibilità generale. La fotografia scattata nell’edizione 2025 riflette un contesto dominato dall’inflazione e dalle forti oscillazioni valutarie, e propone un ranking che potrebbe mutare sensibilmente entro il 2030.

A sorpresa, Roma è l’unica città italiana presente tra le prime cinquanta, ma solo in 41ª posizione, superata non solo dalle sorelle del Nord Europa, ma anche da metropoli come Francoforte (7ª), che guadagna terreno grazie a un miglior rapporto tra stipendio netto e affitti.

L’analisi della banca tedesca evidenzia che i grandi hub finanziari globali — Tokyo (26ª), Parigi (44ª), Hong Kong (48ª), Londra e New York (50° posto ex aequo) — soffrono per tre fattori principali: affitti proibitivi, lunghi spostamenti e inquinamento urbano. In controtendenza, Francoforte segna una scalata significativa nella classifica.

Guardando agli stipendi netti, in testa ci sono Ginevra, Zurigo, San Francisco, Lussemburgo e Boston, mentre Londra (17ª), Parigi (22ª) e Tokyo (38ª) offrono retribuzioni più contenute rispetto al costo della vita. Il vero divario, tuttavia, emerge dal confronto tra stipendio netto e affitto medio: città come New York, Londra, Tokyo e Hong Kong appaiono particolarmente penalizzate, mentre Francoforte entra nella Top 5 proprio per un equilibrio più favorevole tra entrate e costi abitativi.

Se si guarda al prezzo degli immobili al metro quadro, Hong Kong rimane la città più cara al mondo, nonostante un calo del 20% in cinque anni. La seguono Zurigo, Singapore, Seul e Ginevra. Londra e New York occupano rispettivamente la sesta e settima posizione. Dubai è la città che ha registrato la crescita maggiore, salendo di 15 posizioni fino al 37° posto.

Quanto ai costi energetici, Monaco, Francoforte e Berlino sono in cima alla classifica, seguite da Varsavia e Praga: un effetto diretto della crisi del gas russo che colpisce in particolare l’Europa centrale e orientale.

Nel campo dei trasporti pubblici, Londra è la città più costosa al mondo, seguita da Sydney, New York, Auckland e Melbourne. Il primato di città più conveniente va al Lussemburgo, che offre mezzi pubblici gratuiti.

E se è vero che i beni di consumo sono indicatori rilevanti, a livello simbolico il report confronta anche i prezzi di un cappuccino: i più cari si trovano a Zurigo, Copenaghen, New York, San Francisco e Ginevra. Le città italiane invece si distinguono per essere tra le più economiche dove bere caffè e vino, rendendole attrattive per i turisti e i residenti amanti del buon vivere.

Il report sottolinea come la situazione sia in continua evoluzione: entro il 2030, l’India potrebbe diventare la terza economia mondiale, e le sue città — oggi tra le più economiche — sono destinate a scalare rapidamente le classifiche. Secondo gli analisti, “ciò che oggi sembra economico potrebbe non esserlo più tra cinque anni”.

Infine, una nota di colore: tra le città più incantevoli e convenienti al mondo spiccano Roma, Johannesburg, Budapest, Lisbona e Città del Capo, con le ultime due anche tra le prime per qualità del clima. Un mix di bellezza, vivibilità e costo contenuto che potrebbe ridisegnare le future mappe della qualità della vita urbana.

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