Strade, piazze e quartieri non sono solo scenari, ma veri e propri custodi di emozioni, ricordi d’infanzia e suggestioni senza tempo. Da sempre, la musica italiana li celebra, trasformandoli in simboli e luoghi del cuore. Ma quanto costa vivere nei posti resi immortali dai testi delle canzoni? Con la settantacinquesima edizione del Festival ormai alle porte, Immobiliare.it, il portale leader del settore in Italia, ha tracciato una mappa del valore immobiliare di queste location iconiche. Dalle vie cantate nei grandi successi del passato fino ai quartieri protagonisti delle hit più recenti, ecco quanto costa, oggi, abitare nei luoghi della musica.
Da Via Gluck a Porta Portese: il prezzo delle case delle nostre canzoni
A cominciare da Milano, che ha sempre avuto un ruolo centrale nella scena musicale italiana. Già nel XIX secolo, il brano popolare Porta Romana Bella celebrava questa storica zona, dove oggi un immobile costa mediamente 7.100 euro/mq. Corso Buenos Aires, reso celebre nel 1977 da Lucio Dalla, ha prezzi simili, attestandosi sui 7.176 euro/mq.
Questo quartiere, famoso per i suoi negozi e il suo dinamismo, continua a essere una delle aree più richieste della città. Per chi volesse abitare nella celebre Via Gluck, dove Adriano Celentano visse da ragazzo, il prezzo medio è di circa 5.000 euro/mq, mentre chi aspira a un indirizzo più esclusivo come Via Broletto – resa famosa da Sergio Endrigo nel 1962 – deve essere pronto a sborsare circa 12.500 euro/mq.
In zona Stazione Centrale, Via Ferrante Aporti, omaggiata da Roberto Vecchioni nel 1973, ha un valore medio di 5.500 euro/mq. Quest'ultima, pur avendo mantenuto il suo legame con il passato musicale, si è evoluta in un'area caratterizzata da importanti trasformazioni urbanistiche.
Le canzoni più recenti continuano a esplorare la città meneghina: Rkomi ha citato Viale Molise in Oh Mama (2016), una zona più periferica dove i prezzi si abbassano a 4.675 euro/mq. Myss Keta ha celebrato Porta Venezia, quartiere iconico dove le case costano in media 7.700 euro/mq, mentre Calcutta ha citato Milano Dateo, dove il costo degli immobili raggiunge i 7.500 euro/mq. Questa continua presenza della città nella musica dimostra quanto Milano sia ancora oggi una fonte inesauribile di ispirazione per artisti di generazioni diverse.
Milano chiama, e Roma risponde con una lunga tradizione di canzoni dedicate ai suoi quartieri. Achille Lauro, protagonista del prossimo Festival di Sanremo, cita Via Tina Pica in Amore Disperato"(2024), dove le case costano meno di 3.000 euro/mq.
Claudio Baglioni e Antonello Venditti hanno cantato rispettivamente Porta Portese (6.850 euro/mq) e Campo de’ Fiori (8.950 euro/mq), luoghi dal grande fascino storico e culturale. Entrambi i quartieri hanno mantenuto la loro anima, rappresentando oggi alcuni dei punti più suggestivi della Capitale. Luca Barbarossa ha invece reso omaggio a due luoghi simbolo della città: Via Margutta (10.450 euro/mq) e Piazza Navona (8.685 euro/mq). Niccolò Fabi, nel 2003, menzionava Via del Corso in Il negozio di antiquariato, dove il costo delle abitazioni supera i 9.800 euro/mq. Più accessibile è Corso Trieste (5.788 euro/mq), citato da Carl Brave in Vivere tutte le Vite.
Le canzoni hanno contribuito a rendere questi luoghi ancora più iconici, suscitando interesse non solo dal punto di vista artistico, ma anche immobiliare.
E poi c’è Bologna, celebrata da grandi artisti. Lucio Dalla, in Piazza Grande (1972), rende omaggio a Piazza Cavour, dove una casa costa oggi 4.400 euro/mq. Cesare Cremonini ha dedicato Piazza Santo Stefano alla sua città (4.400 euro/mq), mentre in San Luca, scritta con Luca Carboni, si parla della zona vicino all’omonimo Santuario (3.900 euro/mq). Francesco Guccini ha immortalato Via Paolo Fabbri 43, dove gli immobili costano circa 3.350 euro/mq.
Bologna continua a essere una città viva musicalmente e culturalmente, e queste zone restano tra le più caratteristiche. Ovviamente in questa rassegna immobiliar-musicale non poteva mancare Napoli: Domenico Modugno e Renato Carosone hanno reso celebre Via Toledo, dove il prezzo delle case è di circa 3.000 euro/mq. Questa strada, tra le più famose della città, ha subito nel tempo diverse trasformazioni, ma resta un punto nevralgico per la cultura partenopea. Infine, il luogo più economico tra quelli menzionati nelle canzoni è Genova, con Via del Campo di Fabrizio De André, dove gli immobili si acquistano per poco più di 2.100 euro/mq. Questa strada, un tempo frequentata da artisti e personaggi della musica italiana, conserva un'aura nostalgica e rappresenta uno dei simboli più forti della canzone d'autore italiana.