Esteri

Mentre Trudeau si dice pronto a ritorsioni commerciali, in Canada si moltiplicano gli atti di patriottismo

Redazione
 

Per il primo ministro canadese Justin Trudeau i nuovi dazi del 25 per cento sulle importazioni di acciaio e alluminio imposti da Donald Trump sono "del tutto ingiustificati" e "inaccettabili".

Mentre Trudeau si dice pronto a ritorsioni commerciali, in Canada si moltiplicano gli atti di patriottismo

Parlando ai giornalisti, durante il volo che lo stava portando a Parigi per il summit sull'AI, Trudeau ha affermato che il governo federale canadese lavorerà con l'amministrazione statunitense in vista dell'entrata in vigore dei dazi, per evidenziarne l'impatto negativo, ma "se si arriverà a questo, la nostra risposta sarà ovviamente ferma e chiara".
"Ci schiereremo per i lavoratori canadesi. Ci schiereremo per le industrie canadesi", ha detto oggi Trudeau.

In attesa delle ricadute economiche delle minacce del presidente americano, le ripetute affermazioni che il Canada dovrà entrare nell'Unione, come 51/mo Stato americano, hanno avuto come effetto di provocare un forte moto di patriottismo nel Paese del Grande Nord, una reazione spontanea caratterizzata da atti grandi e piccoli.

Come il fatto che una delle più antiche aziende montrealesi, la Fairmout Bagel, che, da 1919, produce la specialità, ne stia lanciando una versione rossa e bianca come "risposta" ai dazi americani.
La comproprietaria Rhonda Shlafman ha detto che le è venuta l'idea mentre tornava a casa in macchina, ascoltando le notizie alla radio e guardando le persone in auto intorno a lei.

"Tutti sembravano davvero tristi", ha detto in un'intervista. "Così ho pensato tra me e me: perché non faccio un bagel canadese? Perché non faccio qualcosa che mostri a tutti qui a Montreal e in Canada che siamo forti, siamo indipendenti, abbiamo i nostri prodotti, abbiamo i nostri prodotti, abbiamo le nostre vite qui".

I bagel sono fatti con un impasto bianco e uno rosso, intrecciati in un colorato dolcetto cotto nel forno a legna, con una spolverata di semi di sesamo, che, secondo Shlafman, è una metafora adatta per Montreal, il Quebec e il Canada.
C'è poi chi ha fatto qualcosa di assolutamente impensabile, come il pilota canadese Michael Jones che, ai comandi del suo piccolo Grob G 115 biposto, ha volato nei pressi del confine con gli Stati Uniti, seguendo un percorso meticoloso per disegnare una foglia d'acero nel cielo dell'Ontario sudoccidentale.

"Sono orgoglioso di essere canadese", ha detto. "Quindi, ho pensato che fosse solo un modo per, sai, di dimostrarlo lì". Jones, che è stato pilota e istruttore di volo per oltre quattro decenni, ha affermato che sebbene Trump utilizzi il 51° Stato come tattica negoziale, "non sono comunque cose belle da sentire".

La sua vera paura, ha affermato, sono le minacce tariffarie che potrebbero danneggiare l'economia canadese.
"Con tutto quello che sta succedendo tra Canada e Stati Uniti, sai, è un po' sconvolgente e triste", ha detto in un'intervista telefonica.

Flightradar24 ha pubblicato mercoledì la sagoma della foglia d'acero su Facebook, attirando migliaia di commenti. L'immagine mostrava il volo di due ore di Jones partito da London, Ontario, e che tracciava un percorso a forma di foglia d'acero in una vasta area tra il lago Erie e il lago Huron, due dei Grandi Laghi condivisi tra Canada e Stati Uniti, prima di atterrare di nuovo a London.

"Sono canadese! E cosa c'è di meglio di una foglia d'acero nel cielo? Complimenti a... questo canadese che ha trovato un modo unico per esprimere il suo amore per il Canada", ha scritto un utente su X.
Un'azienda di caffè con sede nella Columbia Britannica sta invitando le caffetterie di tutto il Paese a mostrare il proprio disappunto per le azioni degli Stati Uniti eliminando il termine Americano e servendo invece "Canadianos".

Kicking Horse Coffee sta offrendo alle caffetterie una vetrina "Proudly serving Canadianos" come simbolo della loro partecipazione al movimento patriottico. La responsabile marketing Lori Hatcher-Hillier afferma che ora più che mai i canadesi devono restare uniti e dimostrare orgoglio per il loro paese. Il marchio afferma di chiamare i propri Americanos "Canadianos" da 16 anni e ora vuole che altri si uniscano a loro.

Carol Ann McDevitt ha servito il suo primo bicchiere di sidro di mele ai suoi ospiti giovedì mattina al Roaring '20s B&B, a Lower Queensbury, nel New Brunswick, a circa 40 chilometri a ovest di Fredericton. Lo ha fatto andando contro alla consuetudine di offrire ai suoi ospiti, a colazione, un bicchiere di succo d'arancia.
D'ora in poi, verrà servito loro del sidro locale.
Il gesto è il modo di Ann McDevitt di supportare i prodotti realizzati in Canada e di prendere posizione contro le tariffe proposte da Trump.

"Mi è sembrato molto ingiusto. Non è stato provocato e dovremmo fare il possibile per supportare le nostre comunità locali", ha affermato. Ha detto che la stragrande maggioranza delle arance proviene dalla Florida e che l'etichettatura sulle bottiglie non è sempre chiara. Le prime recensioni del sidro sono state positive, con alcuni clienti che hanno affermato di preferirlo, ha affermato.

E c'è chi, contravvenendo ad una cosa che faceva da anni, ha rinunciato agli incassi derivati dalla vendita della sua birra in occasione della trasmissione del Super Bowl di football americano.
Il birrificio Dieu du Ciel, con sede in Quebec, ha cancellato la trasmissione tv nelle sue due sedi, a Montreal e St-Jérôme.

Con un messaggio social, l'azienda ha detto "La situazione attuale ci ricorda l'importanza di mettere ulteriormente in risalto la nostra cultura locale, promuovendo una programmazione che rifletta i nostri valori e il nostro impegno nei confronti della nostra comunità nei nostri pub". I post sui social media su Facebook e Instagram hanno attirato un fiume di commenti, sia di supporto che critici.

Quello che ha fatto l'artista grafico Eric Goggin potrebbe essere definito "il potere dell'alce". Goggin ha deciso di esprimere il suo orgoglio d'essere canadese usando la superficie di un lago ghiacciato come tela e le sue impronte come pennello, per "dipingere", in più di tre ore, un sorprendente alce alto 12 metri nella neve. L'opera è stata reso possibile con l'aiuto di un drone che, volteggiando sulla sua testa, lo ha guidato nel suo lavoro.

"Sono fermamente in disaccordo con tutto ciò che Trump rappresenta", parlando delle mire di Trump come qualcosa di ridicolo e che implica un tradimento. Goggin ha detto che voleva fare qualcosa di unico per mostrare la sua patria. "E non c'è niente di più canadese di un alce nella neve".

Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
21/02/2025
Redazione
Usa: le vendite di case di proprietà precedente sono diminuite del 4,9% a gennaio rispetto...
21/02/2025
Redazione
La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti nel mese di febbraio è scesa più del previsto
21/02/2025
Redazione
Hockey, il Canada batte gli Usa, e Trudeau punzecchia Trump: ''Non puoi prenderti il nostr...
21/02/2025
Redazione
Elezioni in Germania: il 20% degli elettori è ancora indeciso, secondo i sondaggi.