Luxury

Moda, il grande ritorno delle borse oversize (e perché sono qui per restare)

Barbara Bizzarri
 

Parafrasando Marilyn si potrebbe dire che non solo i diamanti, ma anche le borse sono a girl’s best friend, anche perché alcune fra le it bags più celebri del pianeta spesso hanno un costo alquanto simile: in alcuni casi, infatti, borse iconiche come la Kelly o la Birkin di Hermès potrebbero valere quanto un trilocale.
Soprattutto adesso, dato che le borse devono essere, a furor di trend, gigantesche: posso dire senza tema di smentita di aver caldeggiato da sempre l’avvento delle borse enormi, considerando quelle grandi all'incirca come una carta di credito uno sberleffo come minimo (quasi come le loro dimensioni del resto).

Moda, il grande ritorno delle borse oversize (e perché sono qui per restare)

Il 2025 perciò promette benissimo, dato che il primo fra i biggest trends in materia di accessori è proprio quello della borsa superlarge. Morbida. Voluminosa. Perfetta da riempire in modalità chiocciola per portarsi sempre appresso praticamente tutta la casa, dall'immancabile bottiglia d’acqua (a cui però bisogna stare attentissimi affinché non faccia danni) al caricabatterie per il telefono, e poi libri, ombrelli e qualsiasi altro ammennicolo necessario per affrontare la giornata.

Generalmente gli stilisti non sono sempre noti per privilegiare la praticità, quindi ciò rende il trend ancora più imperdibile: le sfilate primavera/estate 2025 hanno visto le modelle di Miu Miu, Louis Vuitton ed Hermès sfilare in passerella con spaziosi borsoni, mentre da Proenza Schouler ne sono state avvistate di giganti.
Lo scorso autunno Yves Saint Laurent ha lanciato l’ampia Y, una borsa in cui si potrebbe effettivamente mettere il lavandino della cucina e che è diventata un must tra le celebs tra cui Angelina Jolie e Bella Hadid.
Le borse oversize sono ricomparse da un paio d'anni a questa parte: si potrebbe far risalire il loro ritorno al periodo in cui in Succession il personaggio di Matthew Macfadyen, Tom Wambsgans, percula la borsa "assurdamente capiente" di una evidente poveraccia dato i super ricchi non hanno bisogno di portare nulla con sé: "Cosa c'è lì dentro? Scarpe basse per la metropolitana? Il cestino per il pranzo? È gigantesco. Potresti portarlo in campeggio".

I miliardari di Succession potrebbero pure non approvare le borse voluminose, ma evidentemente l'industria fashion non è d'accordo.
Se sembra consolatorio pensare che il mondo della moda di alta gamma stia diventando più consapevole delle esigenze delle donne diciamo comuni, è bene invece sapere che, più probabilmente, sia l’eterno ritorno di cui la moda è un’evidenza decisamente concreta: in pratica, non appena hai riempito la borsa limitandoti ai soli effetti personali per non deformare tanto capolavoro bonsai, ecco che spunta un nuovo stile. E mentre gli ultimi modelli potrebbero offrire una soluzione più pratica, la verità è che la desiderabilità di una borsa raramente è dovuta alla semplice praticità, perché rappresenta molto più dell’evoluzione di un fagotto per radunare le proprie cose. Soprattutto oggi, la borsa mostra al mondo ciò che si è, o che si vorrebbe essere, a volte perfino a costo di indebitarsi.

Perché è uno status symbol, un oggetto di autoespressione e di identità personale: in questa gara gli influencers insegnano che essere identificati con la celeberrima 2.55 di Chanel, creata nel 1955 e ancora fra le borse più desiderate in circolazione, evoca fruscio di carte di credito e vacanze a Dubai, e ci dispiace per gli altri (o forse no). La storia delle It Bag si consolida negli anni '80, quando Hermès ha lanciato una borsa che prende il nome e si ispira all'attrice e cantante Jane Birkin e diventata il simbolo per eccellenza dell'esclusività perché, anche se si ha la possibilità di acquistarla, la lista d’attesa è un passaggio obbligato per quasi tutti (tipo: fretta? Compratela usata: è sempre un investimento in tutti i sensi, ma almeno la avrete subito).
In un memorabile episodio di Sex and the City, anche Samantha fa di tutto per assicurarsi una Birkin (lo show ha fatto molto per promuovere scarpe e It bag nella cultura popolare, con la Fendi Baguette che ne è stata protagonista. "È una Baguette", piagnucola Carrie quando un rapinatore le intima di consegnare la borsa).

Tempo fa la musa ispiratrice Jane disse a Vogue : "Appendo sempre cose alle mie borse perché non mi piace che assomiglino a quelle di tutti gli altri", e all'inizio dell'estate del 2023 TikTok fu invaso da tutorial su come "Birkificare" la propria borsa aggiungendo cianfrusaglie, adesivi, nastri e fili di perline.
Più tardi quell'anno, la borsa stracolma divenne obbligatoria, con le modelle per la primavera/estate 2024 di Miu Miu che portavano in passerella borse straripanti ispirate all' estetica di Bridget Jones, il caotico personaggio cinematografico interpretato da Renée Zellweger.
Mentre la Birkin è un esempio estremo, l'esclusività, sia per prezzo che per scorte limitate, è ciò che ha reso tante It bag desiderabili e ambiziose. Chi non può permettersi un guardaroba firmato potrebbe, astutamente, concedersi una borsa costosa da indossare ogni giorno, distinguendosi così come una ragazza Chloe, una donna Chanel o un'amante di Loewe, e sperare in una osmosi magica con simboli assoluti come, tra i più ambìti, l’Alexa di Mulberry, ispirata alla modella Alexa Chung oppure la Lady Dior, dedicata alla principessa Diana.

Tags: moda, borse
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