Economia

Borse: crollano tutti i mercati asiatici, mentre Trump dice di volere andare avanti con i dazi

Redazione
 
Borse: crollano tutti i mercati asiatici, mentre Trump dice di volere andare avanti con i dazi

Inizio di settimana devastante per i mercati asiatici, che stanno proseguendo nei cali che hanno caratterizzato le ultimi sedute, dopo che Trump, anche nelle ultime ore, ha ribadito che è sua intenzione non arretrare nella politica di dazi che sta cancellando la fiducia degli investitori, dicendo che gli altri Paesi lo stanno quasi implorando di recedere. Male oggi i mercati cinesi. Quello di Hong Kong ha visto l'indice di riferimento, l'Hang Seng, in calo del 10,37%. Il CSI 300 della Cina continentale è sceso del 6,31%.

Borse: crollano tutti i mercati asiatici, mentre Trump dice di volere andare avanti con i dazi

In Giappone, il benchmark Nikkei 225 ha perso il 6,20% , toccando il minimo degli ultimi 18 mesi, mentre il più ampio Topix è crollato del 6,50%. In Corea del Sud (dove si pagano anche le incertezze sul futuro politico del Paese) l’ indice Kospi ha registrato un calo del 4,74%, mentre il Kosdaq a bassa capitalizzazione è sceso del 4,01%.

Male anche l'S&P/ASX 200 dell’Australia ha esteso le perdite al 3,87%. Il benchmark è scivolato in territorio di correzione con un calo dell′11% rispetto al suo ultimo massimo di febbraio, nella sessione precedente.
L’indice di riferimento indiano Nifty 50 ha registrato un calo del 3,85% all’apertura, mentre il più ampio BSE Sensex è sceso del 5,29%.

I futures statunitensi sono scesi poiché le speranze degli investitori che l’amministrazione Trump riuscisse a negoziare con i Paesi per abbassare i tassi sono andate in fumo.
Nel frattempo, i prezzi del petrolio statunitense sono scesi sotto i 60 dollari al barile nella giornata di iri negli Stati Uniti. I futures legati al greggio intermedio del West Texas degli Stati Uniti sono scesi di oltre il 3% a 59,74 dollari, il loro minimo da aprile 2021.

Venerdì scorso le azioni statunitensi hanno subito una forte flessione , dopo che la Cina ha reagito imponendo nuovi dazi sui prodotti statunitensi, alimentando il timore di una guerra commerciale globale che potrebbe portare a una recessione nella più grande economia del mondo.

Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 2.231,07 punti, il 5,5%, attestandosi a 38.314,86, il calo maggiore da giugno 2020, durante la pandemia di Covid-19. L’ indice S&P 500 è crollato del 5,97% a 5.074,08, registrando il calo più significativo da marzo 2020. Nel frattempo, il Nasdaq Composite , che comprende molte aziende tecnologiche che vendono in Cina e producono anche lì, è sceso del 5,8%, a 15.587,79.

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