I mercati della regione Asia-Pacifico hanno registrato andamenti contrastanti nell'ultima seduta di contrattazioni della settimana. Si guarda, in particolare, a quale potrebbero essere gli sviluppi nel confronto commerciale tra Stati Uniti e Cina, alla luce della telefonata tra il presidente americano Donald Trump e quello cinese Xi Jinping, che la Casa Bianca ha definito ''molto positiva''.
Borse: ancora nervosismo sui mercati asiatici
Il principale indice di Tokyo, il Nikkei 225, è cresciuto dello 0,37%, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,43%. Il Kospi della Corea del Sud ha registrato un + 1,49%. Il Kosdaq a piccola capitalizzazione ha aggiunto lo 0,8%. In arretramento l'australiano S&P/ASX 200, che ha perso lo 0,19%.
In terreno negativo le chiusure anche degli indici cinesi. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,21%, mentre il CSI 300 della Cina continentale ha lascito lo 0,12%. L’indice Nifty 50 indiano è salito dello 0,24% dopo che la banca centrale del paese ha tagliato drasticamente il tasso di riferimento dal 6% al 5,5%
I futures statunitensi sono rimasti per lo più invariati. Nella notte negli Stati Uniti , i tre principali indici azionari hanno chiuso in ribasso. L’ S&P 500 ha perso terreno, spinto dal calo delle azioni del produttore di veicoli elettrici Tesla . L’indice generale ha perso lo 0,53% chiudendo a 5.939,30, mentre il Nasdaq Composite ha lasciato lo 0,83%, chiudendo a 19.298,45. Il Dow Jones Industrial Average è arretrato di 108 punti, pari allo 0,25%, attestandosi a 42.319,74.