I mercati della regione Asia-Pacifico hanno avuto oggi un andamento disomogeneo, risentendo dell'incertezza sullo scenario del conflitto tra Iran e Israele. Mentre l'australiano S&P/ASX 200 ha avuto un andamento piatto, i due maggiori indici della Corea del Sud si sono mossi in modo diverso: il Kospi è salito dello 0,31%, mentre il titolo a piccola capitalizzazione Kosdaq è sceso dello 0,21%.
Borse: per i mercati asiatici una giornata di riflessione
Stesso copione in Giappone, con il Nikkei 225 cresciuto dello 0,11%, mentre il Topix ha perso lo 0,13%. Per quanto riguarda gli indici cinesi, l'Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,66%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è rimasto invariato.
I futures statunitensi sono pressoché invariati. Queli legati all’indice S&P 500 hanno perso lo 0,1%, così come i futures sul Nasdaq 100. I futures sul Dow Jones Industrial Average hanno perso 26 punti, pari allo 0,1%.
Dopo che ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che la Fed si impegna a tenere sotto controllo l’inflazione e che probabilmente manterrà stabili i tassi finché non ci sarà maggiore chiarezza su come i dazi potrebbero influenzare i prezzi, i tre principali indici azionari americani hanno chiuso in rialzo.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 507,24 punti, pari all′1,19%, chiudendo a 43.089,02. L’ S&P 500 ha guadagnato l′1,11%, chiudendo a 6.092,18. Il Nasdaq Composite è avanzato dell′1,43%, attestandosi a 19.912,53. Il Nasdaq 100 ha guadagnato l′1,53%, chiudendo il record a 22.190,52.