Come era prevedibile, le notizie che sono arrivate dal Medio Oriente, con l'attacco degli Stati Uniti ai siti nucleari iraniani hanno depresso i mercati della regione Asia-Pacifico, che hanno risentito anche dei ricari dei prezzi del petrolio.
Borse: i mercati asiatici in calo, dopo l'attacco Usa all'Iran
Il principale indice giapponese, il Nikkei 225 è sceso dello 0,32%, mentre l’indice più ampio Topix ha perso lo 0,43%. Male gli indici principali di Seul, con il Kospi sceso dello 0,41%, mentre il Kosdaq, società a piccola capitalizzazione, ha chiuso con un pesante - 1,42%. L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,13% nelle contrattazioni iniziali, mentre l’indice CSI 300 della Cina continentale ha lasciato lo 0,2%.
Brutta chiusura per l'australiano S&P/ASX 200, che ha perso lo 0,43%. L’indice di riferimento indiano Nifty 50 è sceso dello 0,9%, mentre il BSE Sensex è arretrato dello 0,74%. I future azionari statunitensi sono scesi nelle prime ore in Asia a seguito degli attacchi statunitensi in Iran. I future legati al Dow Jones Industrial Average sono scesi di 109 punti, pari allo 0,3%. I future sull’S&P 500 hanno perso lo 0,3% e i future sul Nasdaq 100 lo 0,4%.
Venerdì scorso , due dei tre principali indici di Wall Street sono crollati, mentre gli investitori monitoravano il conflitto in Medio Oriente e riflettevano sui piani della Federal Reserve per i tagli ai tassi di interesse.
L’ S&P 500 ha perso lo 0,22% chiudendo a 5.967,84, segnando la terza sessione consecutiva in calo per l’indice. Il Nasdaq Composite ha lasciato lo 0,51%, attestandosi a 19.447,41. In controtendenza il Dow Jones Industrial Average che ha guadagnato 35,16 punti, pari allo 0,08%, chiudendo a 42.206,82.