I mercati dell’area Asia-Pacifico, nella giornata odierna di contrattazioni, sono per lo più cresciuti. Ieri, a Wall Street, l'andamento delle contrattazioni è stato nervoso, con l'exploit del Dow e l'arretramento del Nasdaq, per effetto del disimpegno degli investitori dai titoli tecnologici.
Borse: dopo il brutto inizio di settimana, i mercati asiatici tornano a crescere
L'Indice Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dell′1,8%, mentre l’indice CSI 300 della Cina continentale è salito del 2,13%. Il Kospi della Corea del Sud ha registrato un aumento dello 0,34% mentre il titolo a piccola capitalizzazione Kosdaq ha guadagnato l′1,41%. Bene anche la chiusura per l'australiano S&P/ASX 200, con un + 0,48% a 8.231, cje ha messo fine ad una serie di tre giornate di perdite.
I mercati giapponesi sono stati gli unici ad avere un andamento in calo, con l’Nikkei 225 che ha lasciato l'1,93%. Il Topix è sceso dell′1,27%. Sotto massima attenzione il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 40 anni è salito a 2,766, il più alto mai registrato dal 2007.
Gli investitori guardano all'andamento della moneta indiana, la rupia, che è scesa al massimo storico nel rapporto con il dollaro. Ieri sono arrivati i dati sull'andamento dell'inflazione di dicembre, in calo per il secondo mese di fila, anno su anno, appena sotto le aspettative (che erano del 5,22%) e dando consistenza alle speranze di potenziali tagli dei tassi di interesse.
Negli Stati Uniti il Dow Jones è salito di 358,67 punti, lo 0,86%, chiudendo a 42.297,12, mentre gli investitori si sono spostati verso azioni non tecnologiche come Caterpillar , JPMorgan e UnitedHealth . Nel frattempo, il Nasdaqè sceso dello 0,38% a 19.088,10. L’ S&P 500 è salito dello 0,16%, chiudendo a 5.836,22.