La giornata dei mercati della regione Asia-Pacifico è stata caratterizzata da chiusure al ribasso. Pesano, sull'andamento delle borse dell'area, le notizie arrivate dagli Stati Uniti (i dati sull'occupazione) che potrebbero allontanare le prospettive di un vicino taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Borse: brutto inizio di settimana per i mercati asiatici
L’indice di riferimento della Cina continentale, CSI 300, è sceso dello 0,27% a 3.722,51, estendendo le perdite dopo aver chiuso venerdì al livello più basso da settembre 2024, Nell'ultima ora di contrattazioni, l'indice Hang Seng di Hong Kong era in calo dello 0,73%, scendendo, per la prima volta dallo scorso settembre, sotto la soglia dei 19.000 punti. Male anche i ''numeri'' dei mercati indiani, con il Nifty 50 che ha perso lo 0,95% e il BSE Sensex sceso dello 0,80%.
Il principale indice della borsa sudcoreano, il Kospi, ha chiuso anch'esso in calo, perdendo l′1,04% e chiudendo a 2.489,56. Stesso andamento per il Kosdaq, sceso dell′1,35% a 708,21.
L’indice S&P/ASX 200 australiano è sceso dell′1,23%, chiudendo a 8.191,9.
I mercati giapponesi sono chiusi per festività.
Venerdì l'andamento dei titoli statunitensi è stato negativo, risentendo di un rapporto sui numeri dell'occupazione.
I tre principali indici hanno chiuso tutti i territorio negativo: il Dow Jones Industrial Average ha perso 696,75 punti, l′1,63%, a 41.938,45; l’ S&P 500 l'1,54% a 5.827,04; il Nasdaq Composite l′1,63% a 19.161,63.
Le buste paga negli Stati Uniti sono cresciute di 256.000 a dicembre, rispetto ad una previsione di 155.000 . Il tasso di disoccupazione, che si prevedeva sarebbe rimasto al 4,2%, è sceso al 4,1% durante il mese. Il rendimento del Treasury Note a 10 anni è salito al livello più alto dalla fine del 2023 dopo il rapporto.