I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico sono andati per lo più in territorio positivo, dopo che la giornata di ieri a Wall Street ha avuto una forte spinta dai titoli tecnologici dopo le confortanti notizie sul fronte dell'inflazione e la crescita da parte di Oracle a causa del boom dell'intelligenza artificiale.
Borse: i mercati asiatici beneficiano dei guadagni dei titoli tech a Wall Street
A Tokyo, il Nikkei 225 ha guadagnato l'1,2% a 44.372,50 (le azioni di SoftBank, società di investimenti tecnologici SoftBank Group, nel secondo giorno consecutivo di guadagni hanno avuto un aumento dell'8,3%).
Nei mercati cinesi, l'indice Hang Seng di Hong Kong è scivolato dello 0,3% a 26.127,77, mentre l'indice Shanghai Composite è salito dell'1,7% a 3.875,31.
Il Kospi della Corea del Sud è salito dello 0,9% a 3.344,20, mentre l'S&P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,3% a 8.805,00. Il BSE Sensex indiano ha aggiunto meno dello 0,2%, mentre il Taiex di Taiwan è salito dello 0,1%, riducendo i guadagni precedenti.
I futures dell'S&P 500 e del Dow Jones Industrial Average sono saliti entrambi di meno dello 0,1%. A Wall Street, l'S&P 500 è salito dello 0,3% e ha stabilito un massimo storico per il secondo giorno consecutivo. Il Dow Jones Industrial Average è sceso di 220 punti, o dello 0,5%, e il Nasdaq Composite è salito di meno dello 0,1% dopo che entrambi hanno stabilito record il giorno prima.
A Wall Street, i titoli tecnologici hanno aperto la strada dopo che Oracle ha dichiarato che la domanda legata all'intelligenza artificiale è destinata a far impennare le sue entrate. Il titolo Oracle è balzato del 35,9% per il suo miglior giorno dal 1992, anche se ha anche riportato risultati per l'ultimo trimestre che sono stati appena al di sotto delle aspettative degli analisti.
Apple, con un calo del 3,2%, ha contribuito a trascinare il Dow al ribasso ed è stato il peso singolo più pesante sull'S&P 500. Sul fronte energetico, il greggio di riferimento degli Stati Uniti ha perso 11 centesimi a 63,56 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha perso 8 centesimi a 67,41 dollari al barile. Il dollaro statunitense è salito a 147,78 yen da 147,36 yen. L'euro è scivolato a 1,1693 dollari, da 1,1704.