FOTO: Nella foto, il presidente Carlo Rienzi
L’Italia sta vivendo giornate roventi, ma oltre al caldo afoso a mettere in ginocchio cittadini e imprese ci pensano anche i black out elettrici che, in queste ore, stanno colpendo diverse aree del Paese. Una situazione definita «assurda» dal Codacons, che scende in campo con forza per tutelare i diritti degli utenti, ribadendo con fermezza che le società energetiche devono garantire la continuità del servizio anche in caso di ondate di calore estreme.
Black out elettrici, Codacons: "Garantire continuità del servizio è un dovere verso cittadini e imprese"
Secondo l’associazione dei consumatori, le interruzioni di energia elettrica che stanno paralizzando abitazioni, attività commerciali e servizi pubblici non possono essere giustificate con le temperature elevate, ampiamente previste da giorni. «Le società che gestiscono la rete avrebbero dovuto predisporre per tempo tutti gli interventi necessari per evitare surriscaldamenti dei cavi e sovraccarichi», denuncia il Codacons, sottolineando come l’assenza di misure preventive rappresenti un grave disservizio ai danni di famiglie e imprese.
Il Codacons ricorda che, in caso di interruzioni prolungate, i consumatori hanno diritto a un indennizzo automatico in bolletta, previsto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Per le utenze domestiche fino a 6 kW, l’indennizzo è di 34,50 euro, con un aumento di 17,25 euro ogni 4 ore aggiuntive di interruzione, fino a un massimo di 240 ore. Per le attività commerciali e le imprese con potenza superiore, la cifra base è di 172,50 euro, cui si sommano 86,25 euro ogni 4 ore extra.
Ma non finisce qui: chi ha subito danni più gravi, come il deterioramento di merci o attrezzature danneggiate, può chiedere anche un risarcimento ulteriore secondo le norme del Codice Civile. Una tutela sacrosanta che il Codacons si impegna a far valere con ogni mezzo, fino alla possibilità di avviare una class action contro i distributori e i fornitori energetici.
«Monitoriamo costantemente la situazione e siamo pronti a difendere i consumatori in tutte le sedi», avverte l’associazione. «Non è accettabile che, nel 2025, cittadini e imprenditori restino senza corrente per ore, mettendo a rischio salute, lavoro e beni essenziali».
Il messaggio è chiaro: chi gestisce la rete elettrica non può farsi trovare impreparato di fronte a fenomeni climatici annunciati. La continuità del servizio è un diritto fondamentale che va garantito sempre, a maggior ragione in un Paese che punta sulla transizione energetica e sulla sostenibilità.
Con la voce ferma e decisa del Codacons a fianco dei cittadini, si rafforza un principio imprescindibile: l’energia non è un lusso, ma un bene essenziale da tutelare.