La città lagunare si prepara ad accogliere quello che già viene definito il “matrimonio dell’anno”: Jeff Bezos, fondatore di Amazon e tra gli uomini più ricchi del pianeta, sposerà Lauren Sanchez, ex giornalista e imprenditrice americana, in una cerimonia sfarzosa che si terrà dal 24 al 26 giugno. Ma se da un lato l’evento promette glamour, celebrità e indotto economico, dall’altro non mancano proteste e tensioni da parte di chi accusa l’élite globale di trasformare Venezia in un parco a tema per ricchi.
Bezos e Sanchez, nozze da sogno a Venezia tra lusso e polemiche
A infiammare il dibattito ci ha pensato il gruppo di attivisti No Space for Bezos, che ha srotolato uno striscione provocatorio dal campanile della basilica di San Giorgio: il nome del magnate barrato da una vistosa “X” rossa. Una protesta simbolica contro l’uso della città come scenario esclusivo per matrimoni e party extralusso. “Venezia non è una vetrina da affittare”, spiegano gli attivisti, annunciando una manifestazione al mercato di Rialto per denunciare gli effetti del turismo d’élite sulla vivibilità del centro storico.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha commentato con tono ironico ma preoccupato: “Con Jeff Bezos bisognerà scusarsi e spero che venga ancora. Intanto iniziamo a dire che rischiamo che non venga”. Sulla stessa linea l’assessore al Turismo Simone Venturini, che ha definito la mobilitazione “l’ennesimo sfruttamento narcisistico di Venezia” da parte dei centri sociali.
Secondo stime ufficiose, il budget delle nozze si aggira tra i 10 e i 30 milioni di dollari. La cerimonia principale dovrebbe svolgersi all’Aman Venice, lo stesso hotel che nel 2014 ospitò le nozze di George Clooney e Amal Alamuddin. Ma anche altre icone del lusso veneziano – tra cui il Gritti Palace, il St. Regis, il Danieli e il Kempinski – sono state coinvolte per ospitare gli oltre 250 invitati attesi da tutto il mondo.
La lista dei VIP è stellare: Leonardo DiCaprio, Oprah Winfrey, Katy Perry, Orlando Bloom, Kim Kardashian, Ivanka Trump, Barbra Streisand e Kris Jenner sono solo alcuni dei nomi attesi. La sposa, Lauren Sanchez, sfoggerà ben 27 abiti couture disegnati da maison come Oscar de la Renta e Dolce & Gabbana, sotto la regia fashion di Anna Wintour in persona.
Nonostante la portata mediatica dell’evento, l’amministrazione comunale assicura che non vi saranno particolari restrizioni al traffico acqueo né a quello pedonale. I servizi pubblici, compresi i taxi d’acqua, resteranno operativi: circa 30 taxi su 280 totali saranno prenotati per gli ospiti delle nozze, senza impattare sul normale funzionamento della città.
Fonti di Ca’ Farsetti sottolineano l’importanza dell’indotto generato dall’evento, evidenziando le ricadute positive in termini di occupazione e promozione turistica. Ogni anno, oltre 600 coppie scelgono Venezia per coronare il loro sogno d’amore, e la città è da tempo abituata a eventi di richiamo globale, dalla Mostra del Cinema al Redentore, passando per vertici G20 e celebrazioni di rilievo.
Il matrimonio Bezos-Sanchez rappresenta un simbolo della crescente trasformazione di Venezia in destinazione per eventi esclusivi e celebrazioni mondane. Una dinamica che genera, al contempo, ricchezza e tensioni sociali. Mentre le istituzioni parlano di opportunità, i comitati cittadini chiedono una riflessione sull’identità della città e sul suo equilibrio fragile tra turismo, sostenibilità e qualità della vita.
Con il mondo intero puntato su Venezia per il sì dell’anno, la città si trova ancora una volta al centro di un delicato equilibrio tra vetrina globale e comunità locale. Un equilibrio che – come il livello dell’acqua in laguna – rischia di cambiare rapidamente, se non gestito con lungimiranza.