Banco BPM ha archiviato il primo semestre del 2025 con risultati storici, confermando un’accelerazione decisa nel percorso di crescita delineato dal Piano Strategico 2024-2027. L’utile netto si è attestato a 1,21 miliardi di euro, in aumento del 62% rispetto al primo semestre 2024, realizzando già il 62% della guidance annua di circa 1,95 miliardi nonostante l’attesa di un ulteriore calo dei tassi d’interesse.
Banco BPM chiude il primo semestre 2025 con utile record da 1,21 miliardi
Il risultato operativo si è rafforzato in modo sostanziale, con un margine operativo lordo in crescita del 15,2% su base annua a 1,68 miliardi di euro, sostenuto dall’aumento dei proventi operativi (+8,2%) che hanno toccato i 3,02 miliardi. Le commissioni nette sono salite a 1,21 miliardi (+15,3%), spinte in particolare dal contributo della controllata Anima. A perimetro costante, l’utile netto si è attestato a 983,8 milioni, con una crescita del 31,2%.
L’acquisizione di Anima Holding ha avuto un impatto determinante. Il gruppo ha completato in sei mesi l’integrazione del modello “capital light”, rafforzando l’integrazione tra fabbriche prodotto e rete distributiva. Il contributo di Anima alla redditività è stato rilevante: +23% alle commissioni nette e +11% all’utile netto, in linea con i target 2027. Le attività di Wealth & Asset Management e Protection rappresentano oggi il 35% dell’utile netto del Gruppo.
Il CET1 ratio fully phased ha superato il 13,3%, ben al di sopra del target del 13%, anche dopo l’acquisizione di Anima. Il ritorno per gli azionisti è al top tra le banche italiane: il total shareholder return dal 6 novembre 2024 è pari al 91%. Previsto per il 2025 un acconto dividendi da circa 700 milioni di euro (+17% rispetto al 2024), con un DPS di 0,46 euro e un dividend yield atteso annuo dell’8%. I dividendi cumulati 2024 e interim 2025 ammontano a 2,2 miliardi, in linea con l’obiettivo di oltre 6 miliardi entro il 2027.
Banco BPM ha continuato a supportare il tessuto economico italiano: le nuove erogazioni hanno raggiunto 15,3 miliardi di euro (+50,6% rispetto al 2024), con un +68% verso i privati e +39% verso le piccole imprese. Gli impieghi netti performing core si attestano a 94,7 miliardi. La qualità del credito è migliorata ulteriormente: i crediti deteriorati lordi sono scesi a 2,6 miliardi (-23%), con un NPE ratio lordo al 2,56% (1,77% escludendo garanzie statali). Il costo del credito si è ridotto a 33 punti base.
L’impegno ESG è confermato da nuove emissioni social bond per 1,25 miliardi, un’incidenza delle donne manager salita al 31,3%, e oltre 4,3 miliardi di nuovi finanziamenti low-carbon erogati. I bond ESG rappresentano ormai il 39,8% del portafoglio corporate, e Banco BPM ha migliorato i propri rating ESG sia da ISS (C, Prime Status) che da MSCI (AA).
A luglio, S&P, Moody’s e Fitch hanno confermato tutti i rating di Banco BPM migliorando l’outlook a “positivo”, riconoscendo la solidità del modello stand-alone, il profilo di credito intrinseco e la resilienza del Gruppo. Anche lo stress test EBA ha confermato le solide performance e la capacità di assorbire shock macroeconomici superiori alla media europea.