Economia

Assicurazioni: Aviva vuole Direct Line, ma serve il sì dell'authority britannica

Redazione
 
Assicurazioni: Aviva vuole Direct Line, ma serve il sì dell'authority britannica

L'acquisizione pianificata da Aviva di Direct Line sarà esaminata dall'autorità garante della concorrenza del Regno Unito, con il rischio di ostacolare un accordo da 3,7 miliardi di sterline.
Le due compagnie assicurative hanno raggiunto un importante accordo nel dicembre dello scorso anno, ma la Competition Markets Authority (CMA) ha affermato che sta indagando per verificare se una fusione potrebbe comportare una "sostanziale riduzione" della concorrenza nel settore assicurativo.

Assicurazioni: Aviva vuole Direct Line, ma serve il sì dell'authority britannica

Le due società unite diventerebbero una forza significativa nel settore delle assicurazioni auto, cosa che ha attirato l'attenzione della CMA. L'organismo di controllo riferirà sui risultati delle indagini a luglio.
Se l'accordo tra Aviva e Direct Line andasse in porto, le sue dimensioni potrebbero rivaleggiare con quelle di altre compagnie assicurative come Legal & General e Prudential in termini di valore di mercato.

Gli azionisti di Aviva deterrebbero circa l'87,5% della nuova società, mentre gli azionisti di Direct Line ne deterrebbero circa il 12,5%. La nuova società darà vita a un assicuratore con una quota di mercato di oltre il 20% nel settore delle assicurazioni casa e auto nel Regno Unito.

Direct Line è proprietaria dei marchi Churchill e Green Flag, nonché del marchio omonimo, nell'ambito di un portafoglio che offre polizze assicurative per auto, animali domestici, casa e altro ancora.
A dicembre, gli esperti di JP Morgan hanno affermato di non aspettarsi alcuna preoccupazione in materia di concorrenza da parte degli enti regolatori.

Ma la CMA ha affermato che la creazione di una singola impresa "potrebbe comportare una sostanziale riduzione della concorrenza in uno o più mercati del Regno Unito per beni o servizi".
Tutte le parti interessate sono state invitate a fornire il loro feedback alla CMA entro il 29 maggio.

Ciò significa che le persone o le aziende che hanno un interesse personale nell'esito dell'accordo, in quanto potrebbero esserne coinvolte, possono esprimere la propria opinione.

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