Assotir, l'associazione delle imprese di autotrasporto, ha annunciato la creazione di una nuova divisione interamente dedicata alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). L'iniziativa mira ad avviare un dialogo costruttivo con giganti del settore come Federdistribuzione, Confcommercio e altre associazioni di categoria, per affrontare questioni cruciali relative a redditività, legalità e sicurezza nel trasporto merci.
Assotir lancia una nuova divisione per la GDO
La presentazione è avvenuta ieri durante una conferenza stampa a Roma, alla presenza della Presidente di Assotir, Anna Vita Manigrasso, del Segretario Generale, Claudio Donati, e del responsabile del nuovo Comparto GDO , Federico Di Carlo. "La Grande Distribuzione assorbe oltre la metà delle imprese e dei lavoratori del settore dei trasporti," ha spiegato Claudio Donati, Segretario Generale di Assotir (in foto). "Parliamo di circa 50.000 aziende e quasi mezzo milione di veicoli che ogni giorno riforniscono centri di distribuzione e punti vendita. L'autotrasporto è un pilastro fondamentale per la GDO, eppure, spinta dalla necessità di contenere i prezzi e rimanere competitiva, la GDO tende ad agire unilateralmente, dettando le condizioni ai fornitori."
Il primo punto all'ordine del giorno per Assotir è la redditività. Federico Di Carlo, responsabile del Comparto GDO, ha sottolineato come la maggior parte delle imprese di trasporto che operano per la GDO siano piccole e medie realtà, con un limitato potere contrattuale. "Queste aziende - ha spiegato Di Carlo - devono sostenere costi operativi spesso più elevati, necessitando di un numero maggiore di autisti e mezzi rispetto ad altri settori dell'autotrasporto. Questo si traduce in un quasi totale annullamento dei margini di profitto." Per contrastare questa tendenza, Assotir intende proporre un contratto tipo che includa clausole standard, come il riconoscimento automatico del contratto nazionale di lavoro, l'aggiornamento Istat obbligatorio, criteri chiari per la valorizzazione dei costi del carburante e la clausola di salvaguardia per il gasolio, oltre alla giusta remunerazione per le attività accessorie al trasporto.
Sul fronte della legalità, Di Carlo ha richiamato l'attenzione sulle recenti inchieste giudiziarie che hanno svelato fenomeni di caporalato nel settore dei trasporti, con un'inquietante connessione con la Grande Distribuzione. "Purtroppo, molte di queste vicende coinvolgono direttamente la GDO," ha chiosato. La sicurezza rappresenta un'altra area critica. Di Carlo ha evidenziato problematiche che vanno dal rispetto dei limiti di altezza, dimensioni e peso dei carichi, fino alla scarsa attenzione nella progettazione delle piazzole di carico e scarico. "Spesso, al momento di ideare un centro commerciale, lo scarico merci è l'ultima cosa che viene considerata. Gli autisti sono costretti a scaricare lungo le strade o a manovrare carichi pesanti in prossimità di incroci, mettendo a rischio la propria e l'altrui incolumità," ha denunciato.
"Con questa iniziativa, puntiamo ad aprire un confronto schietto con i nostri interlocutori su quelle che per noi sono priorità assolute," ha concluso la Presidente Anna Vita Manigrasso. "Siamo consapevoli che ci sono anche altre questioni che richiedono una risposta politica più ampia. Per questo, intendiamo anche creare sinergie con la GDO per sollecitare l'intervento delle Istituzioni."