Hera
Bilancio 2022

 
T. T. di Vignano


Su Ricavi, Mol e Utile, boom investimenti. Dividendo rivisto al rialzo. La Multiutility si conferma tra i primi operatori a livello nazionale in tutti i business in cui opera collocandosi al primo posto per rifiuti trattati, al secondo posto per volumi di acqua erogata e al terzo nella vendita gas ed energia elettrica per numero di clienti. Gli investimenti per la transizione energetica, l’economia circolare e l’innovazione aumentano di oltre il 20%.

Il Gruppo HERA ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati economici e investimenti in netta crescita rispetto all’anno precedente, affrontando positivamente uno scenario esterno particolarmente complicato, caratterizzato dal perdurare della volatilità del mercato energetico e da una situazione geopolitica internazionale molto instabile. I risultati 2022 di HERA, tra i primi operatori a livello nazionale in tutti i business in cui opera collocandosi al primo posto nel settore ambientale per rifiuti trattati, al secondo posto nel ciclo idrico per volumi di acqua erogata e al terzo posto nel business della vendita gas ed energia elettrica per numero di clienti (oltre 3,5 milioni i clienti energy), parlano in maniera eloquente: Ricavi in crescita del 90,3% a 20,082 miliardi di euro, Margine operativo lordo (Mol) in aumento del 6,2% a 1,295 miliardi, Utile netto di pertinenza degli azionisti in incremento dell’1,4% a 322,2 milioni di euro, con il risultato ottenuto depurando le componenti di reddito straordinario non ricorrenti per 12,6 milioni. I positivi risultati raggiunti hanno consentito al cda di proporre all’Assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in rialzo di 0,5 centesimi rispetto all’ultimo dividendo pagato. Un aumento di cui beneficerà a cascata l’intera politica dei dividendi in arco piano, per arrivare ai 15 centesimi per azione nel 2026. Il Gruppo, insomma, ha saputo trasformare le sfide in opportunità ed ha confermato un importante volume di investimenti per la transizione energetica, l’economia circolare e l’innovazione, con progettualità concrete e coerenti con le principali policy nazionali e internazionali. In particolare, per il 2022 si segnala un incremento di oltre il 20% degli investimenti rispetto al 2021, a riprova dell’attenzione continua del Gruppo alla valorizzazione ed al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, e con l’obiettivo finale di continuare a generare valore per gli stakeholder. Su quest’ultimo fronte va evidenziato che il Margine operativo lordo a valore condiviso nel 2022 è in forte crescita a 670,3 milioni (+17,5%), pari a circa il 52% del Mol complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale e con l’obiettivo di arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell’azienda. In particolare, nel 2022 gli investimenti nei driver del valore condiviso ammontano a 510 milioni di euro, circa il 62% del totale. E piovono i riconoscimenti, a cominciate dalla conferma per il terzo anno consecutivo, nel Dow Jones Sustainability Index, World & Europe, come migliore azienda del settore Multi-Utility & Water. Inoltre, proseguendo nell’impegno di fornire soluzioni efficienti, innovative e competitive in termini di costi e sostenibilità ai propri clienti, il Gruppo HERA ha continuato a cogliere le opportunità di ampliamento del proprio perimetro industriale attraverso operazioni di M&A. Nell’area energy attraverso HERA Comm è stata acquisita la società Con Energia, mentre nell’area ambiente si segnala l’acquisizione da parte di Marche Multiservizi della società Macero Maceratese, specializzata nel recupero e nel trattamento dei rifiuti in provincia di Macerata. Su tale fronte, nelle ultime settimane il Gruppo HERA ha poi portate a termine due ulteriori operazioni, che produrranno effetti a partire dal 2023. La prima, di particolare rilievo, riguarda l’acquisizione attraverso HERAmbiente Servizi Industriali del 60% della società modenese A.C.R. di Reggiani Albertino S.p.A., una delle maggiori realtà italiane operante nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas. Tale partnership, oltre a rafforzare il primato della multiutility nell’area ambiente, ha determinato la nascita del maggiore operatore italiano nel settore delle bonifiche ambientali e nel global service dei rifiuti industriali, con una copertura capillare in tutto il Paese, e porterà un contributo pari a circa 20 milioni di euro al margine operativo lordo consolidato del Gruppo. La seconda, conclusa lo scorso 14 marzo, riguarda l’acquisizione del 92% delle azioni di Asco TLC da parte del Gruppo HERA, tramite la controllata Acantho, e di Ascopiave, che sono arrivate così a detenere rispettivamente le quote del 36,8% e del 55,2%. “L’esercizio 2022 – afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo HERA - si è chiuso positivamente, con risultati superiori alle attese e in piena coerenza con i trimestri precedenti. Dopo il 2021, questa è una delle migliori crescite registrate in oltre venti anni dal Gruppo, maggiormente apprezzabile alla luce del contesto esterno in cui è stata realizzata. Forti del nostro consolidato modello di business e grazie alle politiche improntate all’avversione al rischio, abbiamo riconfermato ancora una volta il nostro impegno per la creazione di valore per l’azienda e per tutti i nostri stakeholder”. E l’Amministratore Delegato Orazio Iacono evidenzia che “i positivi risultati raggiunti ci consentono di affrontare con fiducia il futuro, continuando a investire per crescere e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture”.


  


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