Apple non ci sta ad essere messa nel mirino dell'Ue, e la fa con una durissima dichiarazione in cui dice che i "burocrati di Bruxelles" stanno ingiustamente sfidando l'ecosistema chiuso dell'azienda, negando agli utenti "l'esperienza magica e innovativa" che la rende unica.
Si alza il livello dello scontro tra Apple e Bruxelles
"Abbiamo una seria minaccia in Europa", ha detto il dirigente Greg Joswiak prima del recente lancio dei suoi nuovi prodotti e funzionalità.
Il cosiddetto giardino recintato che combina i prodotti e il software di Apple garantisce, secondo l'azienda, un'esperienza sicura e di alta qualità per gli utenti, ma i regolatori dell'UE ribattono che esclude ingiustamente i rivali.
Le due parti hanno avuto anni di litigi, culminati in una multa di 500 milioni di euro inflitta ad aprile dall'UE, che accusa il gigante della tecnologia di comportamento anticoncorrenziale sul suo App Store. Nell'ambito del Digital Markets Act (DMA), entrato in vigore nel 2022 e entrato in vigore nel 2024, l'UE si rivolge a diverse grandi aziende tecnologiche.
Nel caso di Apple, il DMA lo richiede in parte per garantire che i dispositivi, come le cuffie, realizzati da altre marche funzionino con gli iPhone. Il DMA richiede inoltre che Apple consenta la visualizzazione delle notifiche su smartwatch di terze parti e non solo sull'Apple Watch e che consenta ad altre piattaforme di inviare e accettare contenuti da e verso un dispositivo Apple tramite AirDrop.
"Questa è una buona cosa per i consumatori, perché significa che in realtà si ha la possibilità di scegliere quale dispositivo si intende utilizzare, e si può farli parlare tra loro, essenzialmente", ha detto Sébastien Pant del BEUC, un gruppo che unisce dozzine di organizzazioni di difesa dei consumatori.
"È importante cercare di affrontare il tipo di problema del giardino recintato che abbiamo avuto per anni" e "cercare di fornire ai consumatori una scelta più ampia nel mercato digitale", ha aggiunto Pant.
Ma Apple sta pubblicamente respingendo il rilascio dei suoi nuovi AirPods Pro 3.
Gli auricolari wireless saranno dotati di "Live Translation", che consente agli utenti di ascoltare nella loro lingua preferita sui loro AirPods. I nuovi AirPods Pro 3 e Live Translation sono stati lanciati la scorsa settimana negli Stati Uniti, ma per ora non saranno disponibili per gli utenti in Europa, ha affermato Apple.
La società ha affermato che la tecnologia è attualmente possibile solo facendo lavorare insieme i microfoni su AirPods e iPhone e che l'apertura dell'accesso ad altri dispositivi richiederebbe un ulteriore lavoro di ingegneria per soddisfare le aspettative degli utenti in termini di privacy, sicurezza e integrità.
"Vogliono portarci via la magia di avere un'esperienza strettamente integrata che Apple offre, e renderci come gli altri", ha detto Joswiak durante una conferenza stampa.
Apple sta quindi diventando sempre più esplicita quando sostiene che le regole UE sono dannose per utenti e sviluppatori.
La Commissione europea ha pubblicato venerdì una decisione che respinge l'offerta di Apple di eliminare la maggior parte del suo ordine che richiede ad Apple di far funzionare il suo iPhone con altri dispositivi.