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Allarme Superintelligenza: appello globale per fermare la corsa all’IA che supera l’uomo

Redazione
 
Allarme Superintelligenza: appello globale per fermare la corsa all’IA che supera l’uomo
Dal cofondatore di Apple Steve Wozniak al magnate Richard Branson, passando per i padri dell’intelligenza artificiale moderna Yoshua Bengio e Geoff Hinton, oltre 850 figure pubbliche tra scienziati, imprenditori, accademici e politici hanno firmato una dichiarazione internazionale che chiede di porre fine allo sviluppo della “superintelligenza”, ossia una forma di IA in grado di superare l’essere umano in tutte le attività cognitive.

Appello globale per fermare la corsa all’IA che supera l’uomo

La dichiarazione, pubblicata mercoledì, invita a una moratoria globale sulla creazione di sistemi di intelligenza artificiale superumana, finché non esisteranno un consenso scientifico e un sostegno pubblico sufficienti a garantirne la sicurezza e il controllo. “Il progresso tecnologico non può precedere la responsabilità”, si legge nel testo, che avverte dei rischi legati a una tecnologia potenzialmente capace di sfuggire al controllo dei suoi stessi creatori.

Tra i firmatari figurano anche il pioniere dell’intelligenza artificiale Stuart Russell (Università di Berkeley), l’ex presidente d’Irlanda Mary Robinson, membri della famiglia reale britannica come il principe Harry e Meghan Markle, ex leader militari e politici statunitensi come Mike Mullen e Susan Rice, e perfino personalità mediatiche come Steve Bannon e Glenn Beck, a testimonianza della trasversalità del tema.

Il documento avverte che la prospettiva di una superintelligenza solleva “preoccupazioni che vanno dall’obsolescenza economica dell’essere umano alla perdita di libertà, dignità e controllo, fino a rischi per la sicurezza nazionale e persino per la sopravvivenza della specie”. Una posizione che si inserisce nel crescente dibattito tra i cosiddetti AI boomers, fautori di un’innovazione senza freni, e i AI doomers, che vedono nella tecnologia un pericolo esistenziale.

Secondo un recente sondaggio citato nella dichiarazione e condotto dal Future of Life Institute, solo il 5% degli adulti americani sostiene lo sviluppo “rapido e non regolamentato” della superintelligenza, mentre la grande maggioranza ritiene che la creazione di un’IA superumana debba avvenire solo quando sarà dimostrata la sua sicurezza.

L’appello, che continua a raccogliere adesioni, rappresenta il tentativo più ampio e autorevole di riportare il dibattito sull’intelligenza artificiale all’interno di una dimensione etica e democratica, prima che la tecnologia superi definitivamente la capacità dell’uomo di governarla.
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