Il mercato degli affitti in Italia ha registrato un ulteriore aumento a luglio, con i canoni di locazione che segnano un incremento dello 0,3% su base mensile, raggiungendo una media nazionale di 14,9 euro al metro quadrato. Si tratta del valore più alto mai rilevato da idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, che monitora l'andamento dei prezzi dal 2012.
Affitti, luglio in crescita: canoni record a 14,9 euro al metro quadro, ma grandi città in flessione
L'aumento su base annua rispetto a luglio 2024 si attesta al 4,8%. Nonostante il dato nazionale positivo, l'analisi delle principali città italiane mostra una tendenza contrastante. Ben 39 capoluoghi hanno visto un aumento dei canoni di locazione, mentre 48 hanno registrato una flessione e due, Genova e Pavia, hanno mantenuto i prezzi stabili.
Tra i centri con gli incrementi più marcati spiccano Massa (+9,1%), Barletta (+6,7%), Bergamo (+6,2%) e Cuneo (+4,7%). Interessante notare come i principali mercati dell'affitto abbiano avuto andamenti diversi: Catania (+1,6%) e Venezia (+0,5%) sono in terreno positivo, mentre alcune delle città più grandi e dinamiche hanno subito dei cali. Tra queste, Napoli (-0,2%), Firenze e Torino (entrambe -0,8%), Milano (-1%) e Roma (-1,2%) hanno registrato diminuzioni.
Le flessioni mensili più significative si sono verificate a Trapani (-6,3%), Lodi (-6,1%) e Lecco (-5,5%). Nonostante il recente rallentamento, Milano si conferma la città con i canoni di locazione più elevati d'Italia, con una media di 23,4 euro al metro quadrato. Seguono Firenze (22,2 euro/m²), Venezia (21,5 euro/m²), Roma (18,2 euro/m²) e Bologna (17,5 euro/m²). Sopra la media nazionale si posizionano anche Como (16,4 euro/m²), Napoli (15,5 euro/m²) e Bolzano (15 euro/m²). All'estremo opposto, le città più convenienti per gli affitti sono Caltanissetta (4,9 euro/m²), Vibo Valentia (5,5 euro/m²) e Reggio Calabria (5,6 euro/m²).
A livello provinciale, il 61% delle province italiane ha visto un aumento dei canoni di locazione. I maggiori incrementi si sono registrati a Viterbo (+10,9%), Taranto (+10,6%) e Belluno (+9,3%). Ben 59 province hanno superato il tasso medio nazionale di crescita.
Tuttavia, alcune province hanno registrato cali, tra cui Caltanissetta (-10,3%), Forlì-Cesena (-8,1%) e Vercelli (-6,8%), mentre Padova è rimasta stabile. Per quanto riguarda i prezzi medi, Lucca si conferma la provincia più cara, con 32,3 euro/m², seguita da Belluno (32,1 euro/m²). Milano (22,5 euro/m²), Firenze (20,1 euro/m²), Venezia (18,4 euro/m²) e Roma (17,1 euro/m²) completano le prime posizioni. La maggior parte delle province si mantiene al di sotto della media nazionale, con Enna che si conferma la più economica a 5,6 euro/m².
Anche sul fronte regionale, la situazione appare mista. Le regioni con gli aumenti più significativi sono la Valle d'Aosta (+7,5%), la Calabria (+3%) e la Puglia (+2,6%). Al contrario, il Trentino-Alto Adige (-3,4%), l’Abruzzo e l’Emilia-Romagna (entrambi -1%) e la Basilicata (-0,8%) hanno registrato i maggiori ribassi. In termini di prezzi, la Valle d'Aosta rimane la regione più cara, con una media di 24,5 euro/m², seguita dalla Lombardia (19,8 euro/m²) e dalla Toscana (19 euro/m²). Lazio e Trentino-Alto Adige, con 15,9 e 15,2 euro/m² rispettivamente, sono le uniche altre regioni a superare la media nazionale. Infine, il Molise, con una media di 7 euro mensili, si conferma la regione più conveniente per gli inquilini italiani.