Economia

A2A: EBITDA a 2,33 miliardi, +18%. Investimenti record per 2,94 miliardi

Redazione
 

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., sotto la presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2024, evidenziando una crescita significativa rispetto all’anno precedente.

A2A: EBITDA a 2,33 miliardi, +18%. Investimenti record per 2,94 miliardi

“Il 2024 è stato un anno di fortissima crescita per A2A, senza mai tralasciare il percorso che ci vede impegnati nel processo di decarbonizzazione del Paese ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A (in foto) -. L’EBITDA ha raggiunto 2,33 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al 2023: un risultato senza precedenti. Abbiamo inoltre realizzato 1,51 miliardi di investimenti destinati al potenziamento delle infrastrutture; registrato un incremento della produzione da fonti rinnovabili (+33% rispetto all’anno precedente) e ampliato il numero dei nostri clienti. Oltre a questi risultati abbiamo portato a termine la più importante operazione sulle reti elettriche in Italia: asset moderni ed efficienti sono essenziali per sostenere la transizione energetica e migliorare i servizi per cittadini e imprese. Dal punto di vista finanziario - conclude Mazzoncini - abbiamo mantenuto sotto controllo il debito con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x e accresciuto ulteriormente il peso della Finanza Sostenibile attraverso nuovi strumenti in formato green”.

Nel dettaglio, l’Ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 2,33 miliardi di euro (1,97 miliardi di euro nel 2023, +18%). L’Ebitda Ordinario, ovvero al netto delle poste straordinarie registrate nel periodo, si attesta a 2,32 miliardi di euro in crescita del 20% rispetto all’esercizio 2023 (1,93 miliardi di euro). Gli eccellenti risultati sono stati conseguiti grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo, in particolare delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato attraverso strategie di ottimizzazione del portafoglio integrato di produzione, coperture effettuate e azioni di sviluppo commerciale in un contesto energetico di minore volatilità rispetto all’anno precedente caratterizzato da prezzi in contrazione a livello complessivo, seppur in tendenziale rialzo nell’ultima parte dell’anno.

Gli Investimenti organici si sono attestati a 1,51 miliardi di euro in incremento del 10% rispetto all’anno precedente e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica a supporto della progressiva elettrificazione dei consumi, alla diffusione degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Oltre a tali investimenti, nel corso del 2024 A2A ha finalizzato operazioni di M&A, al netto delle cessioni, pari a 1,43 miliardi euro, riconducibili principalmente all’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti S.r.l., veicolo societario beneficiario del conferimento degli asset di distribuzione nella provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia, per un totale di oltre 17.000 km, circa 800.000 POD e circa 9.500 cabine.

Tale acquisizione, la più grande del settore in Italia, consentirà al Gruppo di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate e conferma l’impegno di A2A per favorire il processo di decarbonizzazione dei centri urbani e supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto.
La Posizione Finanziaria Netta risulta pari a 5,84 miliardi di euro (4,68 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x. Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’anno in esame pari a 1,43 miliardi di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -0,74 miliardi di euro, la PFN è pari a 5,15 miliardi di euro. La crescita rispetto al 2023 è principalmente dovuta all’attività di commodity sourcing e all’andamento dei prezzi elettricità e gas. Si segnala, infine, che nella variazione di perimetro pari a 1,43 miliardi di euro sono riclassificati 0,13 miliardi di euro relativi al debito finanziario per le opzioni put relative ai soci di minoranza.

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