Esteri
Vince il blocco CDU-CSU, ma la composizione del futuro governo costringe Merz a trovare alleati
di Demetrio Rodinò
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Confermando le previsioni e l'esito dei sondaggi, le elezioni per il rinnovo del parlamento tedesco restituiscono uno scenario in cui Friedrich Merz, leader del blocco cristiano-democratico (la CDU e i bavaresi della CSU). dovrà cercare alleati per potere costituire un governo solido, cui affidare il delicatissimo compito di fare uscire la Germania dalle ''crisi'' che la stanno interessando: da quella economica a quella sociale e, non ultima, quella securitaria.
L'incertezza è legata, come scontato, alle percentuali che, se saranno confermate le prime proiezioni, vedono l'Union (CDU-CSU) poco sotto il 30 per cento. Il secondo partito è quello di estrema destra Alternative für Deutschland, che avrebbe ottenuto poco meno del 20 per cento. Il terzo partito è quello socialdemocratico del cancelliere uscente Olaof Scholz, che, con appena il 16 per cento (nelle precedenti elezioni aveva avuto più del 25%), segna una dolorosissima sconfitta. I Verdi dovrebbero avere ottenuto il 13,3 per cento, mentre Linke, la sinistra, dovrebbe attestarsi sull'8,8 per cento. Sul filo del rasoio per entrare in parlamento ci sono i liberal-democratici (con il 4,9 per cento) e l'Alleanza Sarah Wagenknetcht, la BWS, (4,7 per cento).
Con questi numeri le ipotesi per la formazione del prossimo governo sono soprattutto di una coalizione e, visto lo sbarramento a qualsiasi alleanza con AfD, quella più probabile dovrebbe avere come protagonisti CDU-CSU, Spd e Verdi, sempre che si superino le diverse filosofie su temi molto importanti. Come quelli dell'ambiente e della sostenibilità, cari ai Verdi, ''sacrificabili'' per il blocco cristiano-democratico, che s'è ripromesso di fare di tutto per rilanciare l'economia che è da tempo in fase stagnante.
Se questa è al momento la strada più percorribile, resta evidente il successo del partito anti-immigrati Alternative für Deutschland che ha quasi raddoppiato i suoi voti rispetto alle precedenti elezioni, confermando che non si tratta di un fenomeno limitato, posto che ha raccolto consensi oltre che ad est - tradizionale suo serbatoio di voti - , anche nel ricco ovest.
"Sono consapevole della responsabilità, sono anche consapevole della portata del compito che ora ci attende", ha affermato Merz, davanti ai sostenitori del partito, nella Konrad Adenauer Haus di Berlino. "Ma ora parleremo e la cosa principale è creare un governo funzionante in Germania il più rapidamente possibile".
Merz ha elogiato una "campagna elettorale formidabile", ma ha parlato del suo "rispetto per i nostri avversari politici".
"Adesso - ha affermato - parleremo insieme ed è importante formare un governo il prima possibile... Il mondo fuori non ci aspetta. Tutti nel mondo vedono che la Germania ha un governo affidabile e degno di fiducia".
"Stasera festeggeremo e da domani riprenderemo il nostro lavoro", ha concluso.
Molto più esplicite le parole dei vertici di AfD.
Il co-presidente del partito Tino Chrupalla ha detto, avendo accanto la leader di AfD, Alice Weidel, di essere "molto orgoglioso del nostro partito. Eravamo uniti, la nostra campagna era mirata e siamo stati disciplinati"-
"Possiamo davvero apportare un cambiamento epocale", ha affermato, aggiungendo che "siamo sempre aperti ai negoziati".
"Abbiamo ottenuto la fiducia degli elettori e questo dovrebbe essere qualcosa che tutti gli altri accetteranno", ha detto ancora Chrupalla che, davanti all'ostracismo annunciato da parte degli avversari, ha sottolineato che al suo partito è stato "dato il mandato di apportare un cambiamento politico".
Ha ammesso la sconfitta - né poteva essere il contrario, il leader dei socialdemocratici Olaf Scholz, definendo i risultati del voto ''amari''.
Davanti ai suoi sostenitori, Scholz ha affermato che questo è un momento "in cui dobbiamo riconoscere di aver perso le elezioni". Nelle elezioni precedenti, ha affermato, il partito aveva ottenuto un risultato "migliore" di cui lui era "responsabile", aggiungendo che questo di oggi "è peggiore, e anche di questo sono responsabile".
Dopo avere analizzato la sconfitta, Olaf Scholz ha alzato il livello del suo intervento, dicendo che "adesso abbiamo l'estrema destra, l'AfD, e il fatto che abbiano ottenuto un risultato elettorale così buono è qualcosa che non possiamo accettare e che io non accetterò mai".
"Dobbiamo attenerci a ciò che abbiamo sempre detto, non dobbiamo collaborare con l'estrema destra", ha affermato Scholz, aggiungendo che spera che gli altri partiti politici "mantengano questa promessa".
Poi ha detto di volere una SPD "unita" che "assicuri davvero che la socialdemocrazia resti una forza politica importante anche in futuro".