Attualità

Vendemmia 2025 di Masi Agricola tra sfide climatiche ed eccellenza del vino italiano

di Demetrio Rodinò
 
Vendemmia 2025 di Masi Agricola tra sfide climatiche ed eccellenza del vino italiano
La vendemmia 2025 di Masi Agricola si preannuncia come un’annata di grande valore, capace di coniugare qualità delle uve e resilienza dei territori, nonostante un andamento climatico complesso. Dalla Valpolicella Classica al Trentino, dal Friuli all’Oltrepò Pavese, fino alla Val d’Orcia in Toscana, i vigneti raccontano una stagione che ha messo alla prova gli agronomi, ma che lascia intravedere vini di struttura, eleganza e personalità.

Le note del Gruppo Tecnico Masi parlano chiaro: giugno ha portato ondate di calore con picchi oltre i 37°C, mentre luglio è stato caratterizzato da temporali intensi e grandinate localizzate. Tuttavia, la gestione agronomica attenta ha contenuto gli effetti negativi, restituendo uve sane e mature, con parametri zuccherini e fenolici ottimali. Il calendario di raccolta segna un lieve ritardo rispetto al 2024, riportandosi nella media delle ultime annate, con quantità e qualità positive.

In Valpolicella Classica i vigneti di Campofiorin, Serego Alighieri e Vaio Armaron sono pronti per le prime raccolte di bassa collina, mentre i cru di alta collina, come Mazzano, Campolongo di Torbe e Vaio dei Masi, attendono condizioni ideali per l’appassimento, cuore del futuro Amarone. Nel frattempo, dalle vigne di Canevel a Valdobbiadene arrivano segnali entusiasmanti per uno spumante DOCG elegante e raffinato, frutto di un perfetto equilibrio tra acidità e zuccheri.

Ottime prospettive emergono anche dall’Oltrepò Pavese, dove il Pinot Nero raccolto a Casa Re è destinato a un Metodo Classico di qualità superiore, e dal Trentino, con uve già vinificate per basi spumante e Pinot Grigio di spessore. In Friuli, nonostante alcune grandinate, la vendemmia ha preso avvio con ottimi risultati sul Pinot Grigio, mentre in Toscana i Poderi del Bello Ovile promettono un vermentino e rossi da ricordare.

Sandro Boscaini, Presidente di Masi, sottolinea:Il cambiamento climatico rende le condizioni sempre più imprevedibili, ma i territori storici come la Valpolicella dimostrano tutto il loro valore. La vera sfida oggi non è solo agronomica: il mercato, tra dazi, politiche restrittive e incertezze geopolitiche, richiede una visione chiara e una coesione tra produttori per trasformare l’eccellenza in valore concreto, difendendo la cultura e l’economia del vino italiano”.

A completare la stagione, Masi rinnova un appuntamento molto atteso: la Festa della Vendemmia 2025, in programma il 19 settembre alla Tenuta Canova di Lazise sul Garda. Un evento esperienziale aperto agli appassionati, che potranno vivere in prima persona la raccolta dell’uva accanto agli agronomi, visitare il fruttaio per l’appassimento, le cantine e il Masi Wine Discovery Museum. La giornata si concluderà con una cena-degustazione, dove i vini selezionati diventeranno protagonisti anche nei piatti.
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