Attualità

Stopiracy, la campagna unitaria di Serie A Serie B e Lega Pro contro la pirateria audiovisiva

di Demetrio Rodinò
 
Stopiracy, la campagna unitaria di Serie A Serie B e Lega Pro contro la pirateria audiovisiva
La nuova stagione del calcio professionistico italiano si apre con un’iniziativa comune contro la pirateria audiovisiva. In occasione della prima e seconda giornata della Serie BKT 2025/26 e della Serie A Enilive, la Lega Serie B, la Lega Serie A e la Lega Pro lanciano insieme la campagna #STOPIRACY - La pirateria uccide il calcio, unendo per la prima volta le forze in un messaggio unico rivolto a tutti i tifosi.

L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sui gravi danni economici e legali derivanti dallo streaming illegale di partite e contenuti sportivi. La campagna sarà visibile negli stadi attraverso spot trasmessi sui maxischermi e grafiche dedicate in tv, poco prima del fischio d’inizio e durante i riepiloghi delle marcature.

Secondo l’indagine Fapav/Ipsos relativa al 2024, il fenomeno resta allarmante:

- il 38% degli adulti italiani ha commesso almeno un atto di pirateria, consumando film

- serie e soprattutto eventi sportivi live in maniera illecita

- sono stimati 295 milioni di atti di pirateria in un solo anno

- il danno economico ammonta a circa 2,2 miliardi di euro

- oltre 12.000 posti di lavoro sono a rischio


Un dato particolarmente significativo è che, nonostante il 75% degli adolescenti e il 78% degli adulti siano consapevoli che si tratta di un reato, quasi la metà degli utenti continua a non percepirne la gravità. Tuttavia, il 47% di chi ha visto oscurati i siti pirata si è poi convertito a fonti legali.

Il presidente della Lega Serie B, Paolo Bedin, sottolinea l’impatto devastante della pirateria: “Ci sono dai 300 ai 400 milioni che vengono sottratti al sistema, un terzo del volume complessivo. Chi usa il pezzotto non rischia solo la sottrazione dei dati personali e delle carte di credito, ma anche una denuncia penale, perché siamo di fronte a un reato”.

Sulla stessa linea l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo (nella foto): “Guardare illegalmente una partita indebolisce la competitività dei nostri club a livello internazionale e produce danni economici e penali anche per chi ne fruisce. Grazie all’azione della Guardia di Finanza, oggi chi utilizza piattaforme non autorizzate è concretamente esposto a sanzioni. Per questo è fondamentale che tifosi e famiglie comprendano l’importanza di scegliere canali legali. Solo così possiamo proteggere il valore del campionato”.

Con questa iniziativa unitaria, le tre leghe del calcio professionistico italiano mandano un segnale forte e chiaro: la pirateria audiovisiva non è un gesto innocuo, ma un crimine che mina il futuro del calcio e mette a rischio l’intero sistema sportivo ed economico del Paese.
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