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Stop alle riprese fiscali, serve un cloud per la nuova era del fisco

Superare una volta per tutte il meccanismo farraginoso e costoso delle riprese fiscali attraverso l’introduzione di un sistema digitale unico in cloud, condiviso tra le Piccole e Medie Imprese e l’Agenzia delle Entrate.
È questa la proposta avanzata da Unimpresa, che invita il governo e il Parlamento a lavorare a una riforma radicale del sistema di determinazione del reddito imponibile delle imprese. Occorre proporre un modello semplice, trasparente e digitale: un cloud fiscale in cui le aziende registrano quotidianamente costi e ricavi, e al quale l’Agenzia delle Entrate ha accesso diretto. Il fisco potrà così effettuare controlli a campione e richiedere chiarimenti su eventuali anomalie, ma senza la necessità di ricostruzioni complesse o rettifiche a posteriori. Se un costo non fosse giustificato o non coerente con l’attività, verrebbe escluso dalla base imponibile, ma solo dopo un confronto diretto e motivato con l’impresa.
«Oggi le aziende italiane devono produrre due bilanci: quello civilistico e quello fiscale, con un’operazione di rettifica che genera disparità, complicazioni e un clima di costante incertezza. Le riprese fiscali, nate per colpire l’elusione, si sono trasformate in una macchina che penalizza anche le imprese virtuose. È ora di voltare pagina. Con questo sistema si eliminerebbero i margini di ambiguità, si abbattono i costi burocratici e si garantisce equità. Inoltre, si premiano le aziende corrette, si riduce il contenuto tributario e si incentiva l’uso della tecnologia. I vantaggi del cloud fiscale sono potenzialmente numerosi: riduzione dell’evasione grazie alla tracciabilità in tempo reale, taglio netto dei costi amministrativi per le pmi, superamento definitivo dei famigerati studi di settore e degli ISA, applicazione piena della tassazione per cassa, con maggiore aderenza alla realtà economica, trasparenza tra fisco e contribuente, maggiori entrate per lo Stato in virtù di una base imponibile più ampia e corretta. Il sistema informatico nazionale è già tra i più avanzati in Europa, ma troppo spesso utilizzato solo in parte o in modo inefficiente. L’introduzione di un cloud fiscale per le pmi rappresenterebbe una rivoluzione silenziosa ma potentissima, capace di modernizzare la macchina tributaria italiana e renderla davvero alleata del tessuto produttivo. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni per definire un progetto pilota che possa essere avviato già dal prossimo anno. Il nostro obiettivo è uno solo: trasformare il fisco da nemico a partner delle imprese» commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Marco Salustri.
Il sistema delle riprese fiscali rappresenta, oggi, una delle principali criticità per le piccole e medie imprese italiane, costrette a confrontarsi con un doppio binario contabile e tributario che genera costi, incertezza e conflittualità. Il processo di accertamento fiscale comporta ancora oggi rettifiche frequenti e massicce tra il bilancio civilistico e quello fiscale, con l’obiettivo di recuperare componenti di reddito non correttamente tassati.
Le riprese in aumento – ovvero l’eliminazione di costi considerati non deducibili – costituiscono il cuore di un sistema che si traduce, troppo spesso, in contenziosi, accertamenti retroattivi e pressione fiscale incerta, anche su componenti di spesa in realtà inerenti all’attività d’impresa. Inoltre, gli strumenti di accertamento presuntivi come l’accertamento sintetico (ex art. 38 DPR 600/1973) ei controlli automatizzati, pur aumentando le somme recuperate dallo Stato – oltre 5,6 miliardi di riscossi nel solo 2024 – non incidono in modo strutturale sulla semplificazione del rapporto tra contribuente e fisco.
La persistenza di obblighi paralleli, di ricostruzioni a posteriori e di meccanismi correttivi mina la trasparenza del sistema e rende il fisco percepito come un soggetto ostile, più che come un partner per la crescita. Tutto ciò penalizza soprattutto le PMI, che spesso non dispone delle risorse organizzative e legali per affrontare questo complesso apparato di verifiche e interpretazioni.