Attualità

Sindacati uniti chiedono un piano strutturale per l’ex Ilva con impegno diretto dello Stato

di Luca Andrea
 
Sindacati uniti chiedono un piano strutturale per l’ex Ilva con impegno diretto dello Stato

Preoccupazione, urgenza e richiesta di responsabilità condivise: Fim, Fiom e Uilm alzano la voce sul futuro dell’ex Ilva, sollecitando un confronto concreto e una vera svolta nelle politiche industriali. I segretari generali Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella lanciano un appello accorato affinché Governo, Regione e Comune si assumano le proprie responsabilità per garantire la piena decarbonizzazione e la continuità occupazionale dell’acciaieria di Taranto.

Secondo i leader delle tre sigle metalmeccaniche, il confronto istituzionale sull’ex Ilva è in una fase di stallo, privo di interventi strutturali e strategici. “Senza un impegno serio – denunciano – l’ex Ilva rischia di non avere futuro. Non si può pensare di chiamare i sindacati solo quando serve aumentare gli ammortizzatori sociali: serve un confronto vero, ampio, sull’intera strategia di rilancio e riconversione”.

I sindacati lamentano l’esclusione della rappresentanza dei lavoratori dal tavolo sull’accordo di programma, un fatto che giudicano inaccettabile, specie alla luce dei sacrifici già affrontati negli ultimi anni. “I lavoratori hanno pagato un prezzo altissimo per scelte politiche sbagliate, fatte spesso con decreti d’urgenza e senza una visione industriale. Oggi chiedono una svolta che metta finalmente insieme lavoro, salute e ambiente, con investimenti seri in innovazione tecnologica”.

La richiesta principale è quella di aprire subito un confronto serrato sull’adeguamento del piano industriale di ripartenza e decarbonizzazione, affinché sia garantita la continuità produttiva e occupazionale, con il coinvolgimento diretto dello Stato nella gestione e nel capitale dell’azienda.

Alla luce della condizione critica degli impianti, i sindacati sottolineano l’urgenza di risorse e investimenti per evitare una paralisi completa degli stabilimenti. “L’accordo di programma – concludono Uliano, De Palma e Palombella – deve avere come priorità assoluta la tutela dei lavoratori, la salvaguardia ambientale e la sicurezza, rilanciando al contempo un settore strategico per il sistema industriale nazionale”.

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