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Segnali di de-escalation: dazi reciproci sospesi 90 giorni. Unica eccezione la Cina, su cui le tariffe saliranno fino al 125%

a cura di Luigi De Bellis, Head Research Team di EQUITA
 
Segnali di de-escalation: dazi reciproci sospesi 90 giorni. Unica eccezione la Cina, su cui le tariffe saliranno fino al 125%

Trump ha disposto una sospensione di 90 giorni dei dazi reciproci entrati in vigore il 9 aprile. Diversa la situazione con la Cina, dove il conflitto commerciale si è intensificato: gli USA hanno innalzato le tariffe fino al 125%, dopo che la Cina aveva risposto alle tariffe iniziali USA fino al 104% con un proprio incremento all’84%.

 

L’annuncio riduce le probabilità di recessione, e si inserisce in un contesto geopolitico che sembra avviarsi verso una progressiva separazione tra Cina e Stati Uniti. L’Unione Europea, a nostro avviso, punterà alla negoziazione con gli USA, mentre la Cina potrebbe intensificare le misure di stimolo interno per contrastare gli effetti economici negativi.

 

Riteniamo che lo scenario attuale favorisca un aumento degli investimenti legati al ritorno della produzione nei Paesi occidentali. Restano invece maggiori incertezze per le aziende europee più esposte alla Cina, poiché la rilocalizzazione delle supply chain richiede tempo e i nuovi dazi USA-Cina rischiano di accentuare le difficoltà.

 

Da un punto di vista operativo, nel breve i finanziari e i titoli ciclici beneficeranno maggiormente al margine di una riduzione delle probabilità di recessione (tra i nostri preferiti e maggiormente penalizzate nella recente correzione segnaliamo FinecoBPER). Guardando invece ai titoli che potrebbero beneficiare in modo più strutturale dei trend in atto, segnaliamo tra le industriali BuzziWebuildDanieli Risp.PrysmianInterpump. Restiamo invece più cauti sul settore auto, ancora penalizzato dai dazi del 25% su tutte le auto importate, incluse anche quelle prodotte in Canada e Messico, e che a partire dal 3 maggio – in assenza di modifiche - colpiranno anche i componentisti. Restiamo quindi indirettamente cauti anche sui semiconduttori. Nel segmento consumer, segnaliamo Campari e Technogym, con fondamentali solidi e una bassa esposizione al mercato cinese. Tra le mid-small, tra i titoli eccessivamente penalizzati segnaliamo Reply e Ariston. Vediamo un maggiore rischio per i titoli con supply chain cinese, come Essilux e Safilo.

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