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Private Asset: un pilastro della gestione patrimoniale moderna
di Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head Italia di Pictet Asset Management

I private assets stanno guadagnando sempre più attenzione imponendosi come uno dei trend più significativi nella gestione patrimoniale moderna. Il crescente interesse verso questi strumenti non è casuale: si tratta di un asset class capace di offrire in media ritorni superiori rispetto ai mercati quotati e storicamente più alti a lungo termine, beneficiando al contempo di una minore esposizione alle dinamiche dei mercati pubblici e fungendo da elemento di diversificazione nell’allocazione di portafoglio.
Guardando al 2026, i mercati privati si proiettano verso una nuova era di investimenti, focalizzata sulla crescita dei ricavi – che dovranno necessariamente essere superiori alle stime di performance del mercato azionario nei prossimi 12 mesi, prossime al 5% – e l’espansione dei margini, a conferma della qualità dei business sottostanti. In generale, siamo di fronte a un mercato in forte espansione con previsioni di crescita che vanno dagli attuali 13 mila miliardi di dollari (già quintuplicati dal 2010 al 2025) a oltre 20 mila miliardi di dollari al 2030. In questo scenario, il private equity continua a rappresentare il motore principale dei mercati privati, con un valore che potrebbe raddoppiare entro il 2030; anche il private debt sta crescendo rapidamente, con un mercato secondario che si espande in fretta fornendo liquidità.
Anche l’Italia sta vivendo un momento di sviluppo per i mercati privati. I benefici derivanti dal PNRR e l’interesse del private banking stanno contribuendo a ridurre la distanza tra le aziende che si affacciano ai mercati privati e gli investitori interessati ad approfittare di questa opportunità. Ancora da verificare invece la profondità in ambito Venture Capital.
La democratizzazione dei mercati privati
In questo scenario, il processo di progressiva democratizzazione degli investimenti in private assets ricopre un ruolo cruciale e non potrebbe essere altrimenti. Questo trend risponde infatti a esigenze strutturali di investitori e imprese. Per gli investitori retail questa asset class offre rendimenti alternativi, diversificazione e accesso a nicchie di mercato. Sul fronte normativo, strumenti come gli ELTIF facilitano l’accesso a questi mercati con regole chiare e protezioni adeguate. Anche la tecnologia riduce le barriere d’ingresso, abbassando i costi e i tagli minimi di investimento. Dal lato delle imprese, soprattutto PMI, cresce la domanda di capitale stabile e a lungo termine per sostenere innovazione e transizione energetica. Tuttavia, è bene ribadirlo, l’effettivo successo dei mercati privati dipenderà dalla capacità di effettuare una selezione accurata dei gestori, da strutture di costo trasparenti e da una corretta educazione finanziaria al tema.
Strategie di investimento
In Pictet investiamo in strategie alternative dalla fine degli anni ‘80, con il lancio del primo fondo di private equity nel 1989. L’evoluzione dei mercati ci ha spinto a percorrere la strada dei coinvestimenti, legando in particolare la nostra esperienza tematica sui mercati quotati alla capacità di selezionare i futuri winner in ambito privato, avvalendoci di oltre 90 General Partner specializzati coi quali vantiamo un rapporto esclusivo. Ad oggi Pictet gestisce 52 miliardi di dollari di masse in asset alternativi, di cui oltre la metà in private equity; in questo insieme rientrano le tre strategie di Private Equity tematico dedicate ai temi dell’ambiente, della tecnologia e della salute. Un business nevralgico, cresciuto in meno di dieci anni (dal 2015 a oggi) a un CAGR del 18%.
Guardando al mercato italiano, nel 2022 abbiamo introdotto un primo ELTIF dedicato al Real Estate (Pictet Real Estate Capital Elevation Core Plus Eltif), avvalendoci dell’expertise del Wealth management e la conoscenza diretta del mercato europeo. Nel 2024 abbiamo ampliato la nostra offerta con il lancio di un secondo ELTIF, questa volta in ambito Private Equity (Environment Co-Investment Fund I Eltif) con una strategia che sfrutta l’approccio scientifico e l’expertise tematica di Pictet in ambito tecnologico e ambientale (CleanTech). Affacciandoci al 2026, stiamo lavorando a un nuovo prodotto dedicato al credito, asset class nota e più vicina all’investitore medio italiano, con l’obiettivo di offrire maggiore flessibilità in termini di durata e liquidità. Si tratterà infatti di un ELTIF di Private Credit “evergreen”, che avrà quindi minori vincoli in termini di tempo per l’investitore finale e ritorni attesi superiori agli investimenti obbligazionari tradizionali.
Nel complesso, il mercato dei private assets appare destinato a rafforzare il proprio ruolo nel portafoglio degli investitori, non solo istituzionali. La combinazione di crescita strutturale, necessità di capitale delle imprese ed innovazione nello sviluppo dei prodotti, rende questa asset class un tassello ormai imprescindibile nella costruzione di un portafoglio ben diversificato.
Le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento riflettono un’opinione espressa alla data originale di pubblicazione e sono soggette a rischi e incertezze che potrebbero far sì che i risultati reali differiscano in maniera sostanziale da quelli qui presentati.