Ultime notizie

Porto di Genova, Assagenti lancia il coordinamento con le grandi industrie

 
Porto di Genova, Assagenti lancia il coordinamento con le grandi industrie
Due anelli di congiunzione, quello dichiarato fra mare e terra e quello celebrato fra passato e futuro. All’insegna di questi due anelli l’Associazione genovese degli agenti e mediatori marittimi ha festeggiato oggi, con un’assemblea aperta, gli 80 anni dalla sua costituzione, in un 1945 che vedeva il loro porto distrutto dalle bombe, impegnarsi nella ricerca affannosa di una resurrezione.

La logica era nel 1945 – come ricordato dal Presidente Gianluca Croce – quella del fare; quella stessa logica, frutto di una capacità di adattarsi ai tempi e ai cambiamenti del mercato, torna a ispirare la volontà degli agenti marittimi genovesi che oggi hanno lanciato l’idea di un organismo nuovo di consultazione e, al tempo stesso problem solver, che non sia composto solo dalle tradizionali categorie del cluster marittimo, ma anche dalle industrie manufatturiere del quadrante Nord-Ovest (Liguria, Piemonte e Lombardia, ma anche dall’Emilia Romagna).

Una proposta quella che per semplicità è stata denominata di un “desk” del tutto anomalo e ispirato al massimo pragmatismo, tale da imporre anche alle Istituzione metodi e tempi per affrontare e risolvere i problemi del più importante polo logistico-industriale italiano nonché un allargamento della digitalizzazione portuale all’intero Nord-Ovest; una proposta che è stata di fatto accettata sia dal Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, sia dal Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che ha esplicitamente fatto riferimento alla necessità di abbattere barriere e intoppi burocratici.

Con la sagoma di una macro regione del Nord-Ovest che torna a stagliarsi all’orizzonte, Assagenti ha “lanciato il cuore oltre l’ostacolo” riportando il porto di Genova al centro del dibattito sulla competitività del sistema manufatturiero italiano.

Caratterizzata dalla prima partecipazione della neo Sindaca, Silvia Salis, a un importante assise imprenditoriale e dalla prima uscita pubblica del neo nominato Commissario del porto di Genova/Savona, Matteo Paroli, l’Assemblea di Genova ha segnato una ideale svolta nel dibattito che pareva da mesi stagnare su tematiche politiche e sulle polemiche che tutt’oggi aleggiano sulle nomine portuali, riportandolo sul ruolo che il maggior porto italiano (dotato della nuova diga e di una rete di collegamenti) si candida a svolgere in un Mediterraneo tornato a essere centrale.

Secondo un dato estrapolato dall’abstract di una ricerca in corso a opera del Centro Giuseppe Bono, a un aumento del 18% del traffico movimentato per l’industria manufatturiera nel porto di Genova (a discapito dei porti del Nord Europa oggi anche penalizzati dalla crisi del sistema delle idrovie) corrisponderebbe un vantaggio competitivo del 6/7% sul costo dei prodotti finiti.

E non a caso la centralità futura del Mediterraneo è percepita come molto probabile da Paesi come la Russia (che sta dispiegando la sua flotta al largo di alcuni Paesi del Nord Africa) e dalla Cina (impegnata in uno shopping azionario in imprese sud europee anche con presenza nei porti).

La necessità di fare fronte comune per una moderna logistica fra porto di Genova e regioni, è stata condivisa dall’Assessore Claudia Maria Terzi, della Regione Lombardia, dall’Assessore Enrico Bussalino della Regione Piemonte e dal Presidente della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale. E su queste tematiche – ha insistito Marco Bucci, oggi Presidente della Regione Liguria – è necessario bruciare i tempi per sfruttare un’occasione storica.

Occasione confermata anche dai Presidenti delle due Associazioni armatoriali, Stefano Messina (Assarmatori) e Mario Zanetti (Confitarma).

E di storia Assagenti ne vanta davvero molta. Lo hanno testimoniato quelli che erroneamente potrebbero essere definiti “decani” di una professione in cui sono ancora impegnati sulla linea del fronte e che hanno lasciato la loro testimonianza “del fare”: Franco Zuccarino, Gianfranco Duci, Giovanni Novi e il past president di Assagenti Marcello Cignolini.

  • skin Banca Ifis
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Confederazioni artigiane firmano accordo interconfederale con Cgil, Cisl, Uil su sicurezza lavoro
16/06/2025
Confederazioni artigiane firmano accordo interconfederale con Cgil, Cisl, Uil su sicurezza...
Rapporto OPTIME 2025 sul mercato dell’elettronica e delle tecnologie domestiche
16/06/2025
Rapporto OPTIME 2025 sul mercato dell’elettronica e delle tecnologie domestiche
Biocarburanti: Pichetto al Consiglio Energia Ue, “per Italia punto fermo nella strategia climatica”
16/06/2025
Biocarburanti: Pichetto al Consiglio Energia Ue, “per Italia punto fermo nella strategia c...
Presentato a Roma l'AI Hub: Italia e UNDP insieme per il futuro dell'Africa
16/06/2025
Presentato a Roma l'AI Hub: Italia e UNDP insieme per il futuro dell'Africa