Luxury

Nasce “Innovation for Luxury”, la rete che unisce il lusso italiano verso il futuro

di Demetrio Rodinò
 
Nasce “Innovation for Luxury”, la rete che unisce il lusso italiano verso il futuro
Il settore del lusso italiano si rafforza con la nascita di Innovation for Luxury (I4L), una rete di imprese che mira a potenziare competitività, innovazione e sostenibilità dell’intera filiera. Promossa da Fili di Innovazione – società fondata da Gentili Mosconi, Isa Seta, Ostinelli Seta e Open Advisory – l’iniziativa nasce per trasformare il distretto tessile-moda in un polo di eccellenze operative capace di affrontare le sfide del mercato globale.

Il progetto ha già raccolto adesioni di rilievo: tra i primi partner figura MALV – Manufacture des Accessoires Louis Vuitton, a testimonianza dell’interesse dei grandi player internazionali per un modello di cooperazione che unisce esperienza industriale e visione innovativa. A loro si sono aggiunti Achille Pinto e Quality Biella, rafforzando ulteriormente la rete.

I4L intende rispondere a un contesto complesso in cui i margini sono sotto pressione, i tempi di consegna sempre più stretti e i brand internazionali richiedono tracciabilità completa entro il 2030, in linea con le nuove normative europee. L’innovazione tecnologica, la digitalizzazione dei processi e la sostenibilità ambientale e sociale rappresentano le leve strategiche su cui la rete fonda la propria azione.

Tre i pilastri dell’iniziativa: efficienza operativa, per migliorare processi e ridurre sprechi; tecnologia e digitalizzazione, con strumenti come blockchain e intelligenza artificiale per garantire trasparenza e qualità; valorizzazione delle persone, con programmi formativi e percorsi di inserimento in collaborazione con Academy Fili, le Scuole dei Mestieri di ELIS e Distretto Italia.

Già nei primi mesi sono stati avviati progetti concreti (Proof of Concept): Isa Seta ha introdotto automazione e computer vision nella gestione ordini, Ostinelli Seta ha sperimentato una dashboard per la supply chain, mentre Gentili Mosconi sta testando sistemi di AI per il controllo qualità, capaci di individuare difetti invisibili all’occhio umano e ridurre gli sprechi. I risultati preliminari mostrano riduzioni fino al 50% dei tempi di gestione e del 15% degli scarti.

Il comparto tessile–moda–lusso italiano, che genera oltre 100 miliardi di euro di fatturato annuo e occupa circa 450mila addetti, trova così in I4L un laboratorio di innovazione condivisa. L’obiettivo è fare squadra, trasformando la competizione in “coopetizione”, come ha sottolineato Mila Zegna Baruffa, presidente di Fili di Innovazione: unire forze e visioni per costruire un futuro più solido, sostenibile e competitivo per il Made in Italy del lusso.

Nei prossimi mesi, la rete estenderà le attività a nuovi progetti di tracciabilità, formazione e digitalizzazione, aprendo la partecipazione a un numero crescente di imprese, anche oltre il tessile, che vogliono contribuire a un ecosistema di lusso “a prova di futuro”.
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