Meta accende l’IA in Europa: via all’addestramento con i contenuti pubblici degli utenti

di Barbara Bizzarri

Meta dà il via all’addestramento dell’Intelligenza Artificiale con i contenuti pubblici condivisi dagli utenti adulti all’interno dell’Unione Europea. Dopo il lancio europeo dell’assistente digitale Meta AI, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg estende all’Europa una pratica già attiva in altre regioni del mondo: l’utilizzo di post, commenti e immagini pubbliche per affinare le capacità linguistiche e culturali dei propri modelli di IA generativa.

Le notifiche, inviate a partire da questa settimana via app ed email, informeranno gli utenti residenti nell’Ue sulle tipologie di dati coinvolti nel processo, sulle modalità di impiego e soprattutto sulla possibilità di opporsi, attraverso un apposito modulo online, all’uso dei propri contenuti. Esclusi esplicitamente dall’addestramento sono i messaggi privati e i contenuti pubblici degli account di minorenni. “Stiamo seguendo un approccio conforme alla normativa europea e in linea con quello già adottato da altri attori del settore”, sottolinea Meta, facendo riferimento a Google e OpenAI, che da tempo utilizzano dati provenienti dal continente per alimentare i rispettivi sistemi di IA.

La società ha sospeso nel 2023 l’impiego di contenuti europei per i suoi modelli linguistici, in attesa di chiarimenti normativi. Il via libera è arrivato a dicembre dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), che ha ritenuto compatibile con la normativa la strategia di Meta, successivamente discussa con la Data Protection Commission irlandese, autorità capofila per la protezione dei dati personali della Big Tech in Europa.

Meta punta così a rafforzare la qualità e la diversità dei dati su cui poggiano i propri modelli, consapevole che in un mercato sempre più competitivo la profondità culturale e linguistica dell’addestramento rappresenta un vantaggio strategico decisivo.