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Mercato auto elettriche: agosto positivo, sale l’attesa per gli incentivi ISEE

Passo avanti anche ad agosto per il mercato delle auto elettriche in Italia. In particolare, sono 3.270 le vetture full electric immatricolate nella Penisola nell’ottavo mese dell’anno, in aumento del 37,3% rispetto ad agosto 2024. La quota di mercato delle auto elettriche si attesta così al 4,8%, in crescita rispetto al 3,4% dello stesso mese dello scorso anno.
Nei primi otto mesi del 2025 sono state immatricolate 53.736 vetture elettriche, in progresso del 31,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una market share del 5,1%, superiore al 3,8% registrato tra gennaio e agosto dello scorso anno. Al 31 agosto, il parco circolante elettrico in Italia conta 327.166 veicoli.
Complessivamente, considerando tutte le alimentazioni, ad agosto il mercato auto italiano risulta in lieve calo rispetto allo scorso anno (-2,4%), con 67.354 immatricolazioni totali. Nei primi 8 mesi dell’anno le registrazioni si sono fermate a 1.044.965 unità, in flessione del 3,6% rispetto al 2024 e ben lontane dai livelli pre-Covid.
Guardando il contesto europeo, secondo gli ultimi dati disponibili, relativi a luglio 2025, la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 16,8% in Francia, al 18,4% in Germania, all’8,9% in Spagna e al 21,3% nel Regno Unito. Nello stesso mese, l’Italia si era fermata al 4,9%, mentre Paesi come Belgio e Olanda registravano rispettivamente il 31,8% e il 30,9% di market share.
“Le immatricolazioni elettriche italiane continuano a crescere nonostante la stagnazione del mercato e l’incertezza legata ai nuovi incentivi”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, che richiama in questo senso l’urgenza di “chiarire rapidamente le regole, limitando al massimo i paletti per l’ottenimento dei bonus e accelerando sulla messa a terra delle risorse”.
“In questa fase della transizione il sostegno alla domanda dei veicoli elettrici è ancora molto utile”, sottolinea Pressi, “e l’evoluzione degli altri major market Ue, anche in Paesi del Sud Europa come la Spagna, dimostra l’efficacia degli strumenti incentivanti prevedibili e definiti nel tempo. Senza dimenticare ovviamente il ruolo centrale delle flotte aziendali, per le quali è improcrastinabile una revisione della fiscalità, ferma sostanzialmente agli anni ’90. Questo canale rappresenta una chiave decisiva per rendere più moderno, sostenibile e sicuro il parco circolante italiano, ed è in grado di accelerare anche lo sviluppo del mercato dell’usato elettrico, a beneficio di tutte le famiglie e gli individui che non possono permettersi un’auto nuova”.