Per una coppia digital che tracima eccone un’altra pronta all’engagement, in tutti i sensi: Luì e Sofì, ovvero i Me contro Te, youtubers milionari che fingono simpatiche baruffe per monetizzare. Insomma mentre i Ferragnez illudevano i followers con una vita idilliaca, piccole sbavature incluse per far sì che non suonasse proprio tutto di latta, i Me contro Te fanno esattamente il contrario però lo scopo è lo stesso e con la stessa ricetta utilizzata per i genitori dei loro utenti: ovvero, rincretinirli. Hanno già preso esempio dall’ex coppia d’oro e ambrogini, postando i soliti cafonissimi tour della loro casa extralusso con annessa faraonica cucina da cui però frignavano perché “non abbiamo un euro”, dicevano a chi, fra i loro detrattori accuratamente scelti, chiedeva online il solito obolo: poracci e pure insensibili a chiedere soldi dinanzi a tanta miseria, avranno pensato. Il duo ha chiuso il 2024 fra le polemiche: nel podcast “Me con te”, inaugurato, come hanno ammesso, proprio per rivolgersi ai loro vecchi fans e recuperare il pubblico cresciuto con i loro video, hanno parlato del problema dei ‘cloni’ del loro canale, tra cui una coppia che ha sfruttato l’immagine dei “Me Contro Te” per scalare le tendenze di YouTube Kids Italia.
Sofi e Luì si sposano, l'annuncio sui social
Qualcuno un giorno o l’altro dovrà chiarire ai miracolati da social il significato del termine “concorrenza”, per quanto possa essere difficile spiegare a chi vive nella bolla social urti, rivalità, discussioni spesso con inetti, dinamiche tossiche e, in generale, quella fastidiosa sensazione di umidità nota come “sudore della fronte” con l’aggiunta di “per portare a casa la pagnotta”. Intanto, come disse un celebre showman a proposito dei metodi utilizzati per arginare le parabole discendenti del successo, il primo passo è il matrimonio, cui segue, dopo un ragionevole lasso di tempo, “e adesso voglio/vogliamo un figlio” (formula standard): puntualmente, due giorni fa, un reel su IG ha annunciato il matrimonio che i fans “aspettavano da tempo” e sempre rimandato. La data fatidica, settembre 2025, è stata svelata con uno striscione: non è dato sapere se la cerimonia si svolgerà a Noto, ma di certo, dicono, si tratterà di “uno show unico e indimenticabile” (e su questo, non ci sono dubbi). Ovviamente, prima dello “show”, è previsto un tour nei palazzetti di tutta Italia da marzo a maggio, perché cavalcare l’hype è cosa buona e giusta: nel frattempo non sono mancate altre polemiche soprattutto per le voci che vogliono Luì gay e la coppia un fake. Il creator ha risposto direttamente nel podcast: "Questa voce mi ha perseguitato per anni. In realtà non sono mai stato gay, come qualcuno ha cercato di far credere e se lo fossi stato non avrei avuto motivo di nasconderlo". Attore lui, attrice e sceneggiatrice lei (qui potrebbe sorgere un lievissimo sospetto), Luigi Alagna e Sofia Scalia hanno fatto dubitare parecchi della genuinità della loro storia non solo per le voci e i pettegolezzi ricorrenti ma anche per la narrazione vigente, secondo cui si sono incontrati e fidanzati quando lui aveva 20 anni e lei 15 e conseguente strascico di critiche per la minore età, all’epoca, di “Sofì”. Null’altro da aggiungere, soltanto una richiesta: ridateci Paolo Bonolis con Bim Bum Bam. Per favore.