Si è aperta al Bologna Fiere la 42ª Assemblea annuale dell'ANCI, "Insieme per il bene Comune", con la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e l'introduzione dei lavori affidata a Marco Fioravanti. Dopo i saluti istituzionali di Marco Panieri, Matteo Lepore, e Michele de Pascale, e la relazione del Presidente ANCI Gaetano Manfredi, il Presidente Mattarella ha pronunciato il suo intervento, sottolineando che i Comuni sono la prima linea della democrazia e il termometro della partecipazione civica, essenziale in un momento di preoccupante flessione dell'esercizio del voto.
"Non possiamo accontentarci di una democrazia a bassa intensità" ha avvertito il Capo dello Stato, specificando che meccanismi tecnici non possono sopperire alla carenza di rappresentatività e definendo la riduzione dell'affluenza alle urne una sfida per chi crede nella partecipazione. Mattarella ha enfatizzato il valore dell'essere "Insieme" per contrastare la polarizzazione e le radicalizzazioni, dove i Comuni sono centri propulsivi per le politiche di coesione. Un focus importante è stato posto sulle politiche per la casa, emergenza per le tensioni abitative e bisogno fondamentale per sostenere la natalità, richiedendo uno sforzo congiunto di Comuni, Regioni e Stato per incoraggiare le nuove famiglie e includere studenti e lavoratori, richiamando la stagione delle migrazioni interne degli anni '60. Il Presidente ha citato le "due città, le due Italie a 'doppia anima'" di cui ha parlato Manfredi, insistendo sulla priorità di accorciare le distanze e includere, poiché una società con la nostra struttura demografica non può permettersi di trascurare risorse; questo riguarda gli spazi di esclusione sociale, il degrado, l'illegalità e l'abbandono di aree dismesse, affrontando forme inedite di disagio e nuove povertà che non possono essere trascurate.
Mattarella ha poi toccato il tema dell'intelligenza artificiale, che offre straordinarie possibilità per i servizi, ma deve tenere alta l'attenzione a non creare nuovi ambiti di esclusione, specialmente per i quattordici milioni di cittadini più anziani, ribadendo che il disegno delle nostre città deve far valere concretamente l'uguaglianza dei cittadini in tutte le stagioni della loro vita. Ha infine riconosciuto che il Piano europeo di rilancio (PNRR) è diventato un acceleratore delle professionalità e delle competenze dei Comuni, sottolineando la valenza dell'Agenda per la Coesione presentata alla Commissione Europea, affermando che "L'Europa dei Comuni non è uno slogan astratto".
Parallelamente, la Premier Giorgia Meloni, in un messaggio video, ha voluto scusarsi per l'assenza, ringraziando i Sindaci, definiti la "prima fila dell’impegno politico" e simbolo di una democrazia viva, e assicurando che l’ANCI troverà sempre nel Governo un interlocutore attento, riconoscendole il ruolo di cerniera istituzionale. La Premier ha evidenziato che la Legge di Bilancio per il 2026 non prevede nuovi tagli per gli enti locali e, anzi, incrementa il fondo per i minori affidati da 100 a 250 milioni di euro, stabilizza il contributo di 60 milioni per i centri estivi, amplia il Fondo perequativo verticale e alleggerisce le rigidità del Fondo crediti di dubbia esigibilità, venendo incontro alle richieste di maggiore flessibilità sulla spesa corrente.
Meloni ha anche menzionato la nuova Strategia nazionale per le aree interne, rafforzata con oltre 1,3 miliardi di euro, per evitare che i borghi siano condannati al declino, e l'accelerazione della ricostruzione nel Centro Italia, definendo il cratere sismico il "cantiere più grande d'Europa" e rivendicando l'avvio di oltre 500 cantieri pubblici. Ha concluso esortando i Comuni a rimanere concentrati sull'attuazione del PNRR, dove l'Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario, in uno spirito di "gioco di squadra" che arricchisce tutti.