Ambiente & Sostenibilità
Lombardia sostenibile? Un confronto europeo tra sfide ambientali, sociali ed economiche
di Redazione

Lombardia, cuore produttivo d’Italia, ma quanto è sostenibile? A questa domanda intende rispondere il progetto «Booklet Sostenibilità», una ricerca comparativa su base europea che mette a confronto la regione italiana con le sue controparti “motori d’Europa”: Baden-Württemberg, Bayern, Cataluña e Auvergne-Rhône-Alpes. Il focus è triplice – economico, ambientale e sociale – con uno sguardo dettagliato alla sostenibilità delle imprese secondo i principali rating ESG internazionali (Moody’s, Refinitiv e Sustainalytics).
Dal punto di vista economico, la Lombardia si conferma tra le regioni più dinamiche: +12,3% di crescita del PIL reale in dieci anni, con esportazioni salite del 47,2%. La produttività del lavoro è cresciuta del 6,8%, seconda solo alle regioni tedesche. Tuttavia, restano criticità: il tasso di attività è basso rispetto al Bayern (10 punti di distacco), e le previsioni demografiche parlano di una forza lavoro destinata a calare drasticamente (-16% entro il 2100).
Sul fronte dell’innovazione, la Lombardia spende appena l’1,17% del PIL in ricerca e sviluppo, il dato più basso tra le regioni benchmark. I brevetti depositati sono circa 1.500 nel 2024, molto lontani dai 7.000 del Bayern. Crescono però gli investimenti in macchinari e beni strumentali, con un +58,9% rispetto al 2015, trainati anche dagli incentivi edilizi.
A livello ambientale, si segnalano progressi importanti nella produttività energetica (+23,2%) e nella riduzione dei consumi (-9,7%), ma la quota di energia rinnovabile è solo al 16,2%, inferiore rispetto a tutte le altre regioni benchmark tranne la Cataluña. Le emissioni di gas serra per abitante restano elevate (6,8 tonnellate di CO2 equivalente), nonostante un calo dell’intensità emissiva nell’industria (-37,7%).
Un punto di forza della Lombardia è la raccolta differenziata: 73,9% nel 2023, ben oltre le regioni tedesche. Tuttavia, i rifiuti industriali pericolosi sono ancora il 21% del totale e solo il 68% viene recuperato (contro oltre il 90% in Germania). La qualità dell’acqua è elevata, con la minore concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee tra le regioni analizzate. Ma l’aria resta una nota dolente: i livelli di NO2, PM10 e PM2.5 sono tra i peggiori in Europa, e si stima che nel 2022 l’inquinamento atmosferico abbia causato in Lombardia fino a 181 morti premature ogni 100.000 abitanti per PM2.5.
Sul piano sociale, la Lombardia vanta il più basso tasso di persone a rischio povertà (14,1%) e un’aspettativa di vita record a 84,3 anni. Tuttavia, resta forte il divario di genere nel lavoro: il tasso di attività femminile è al 65,1%, circa 15 punti sotto il Bayern. Anche la quota di laureati tra i 25 e i 34 anni (35,2%) è molto inferiore rispetto a Cataluña e Auvergne-Rhône-Alpes.
Il calo della popolazione under 20 e un’età mediana in crescita (48,2 anni nel 2024) dipingono uno scenario demografico complesso. Se da un lato la disoccupazione giovanile è scesa al 12,7%, dall’altro la partecipazione attiva resta bassa, con un tasso di occupazione giovanile al 24,4%, la metà delle regioni tedesche. Analizzando i rating ESG delle imprese, la Lombardia si piazza al secondo posto (score medio 57,8 su 100), dietro alla Cataluña (62,9), ma davanti a Bayern e Baden-Württemberg. I punti di forza sono governance e aspetti sociali, mentre l’area ambientale resta più debole. Le aziende più performanti sono grandi, quotate e del settore finanziario.
Il rating Sustainalytics vede la Lombardia al primo posto, mentre Moody’s assegna alle sue imprese un rischio climatico medio-basso (emissioni medie inferiori rispetto a Bayern e Cataluña). Tuttavia, l’estensione della valutazione a tutte le imprese soggette alla direttiva CSRD evidenzia un netto calo dei punteggi ESG, segno che le piccole e medie imprese lombarde hanno ancora strada da fare in sostenibilità.