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Lieve crescita per la produzione industriale a novembre
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Nel penultimo mese del 2024 c'è stato un aumento dello 0,3% ma la media trimestrale (settembre-novembre) è calata dello 0,4%. Confcommercio: "La domanda delle famiglie si orienta sui servizi". Secondo i dati Istat, a novembre 2024, la produzione industriale italiana ha registrato un aumento destagionalizzato dello 0,3% rispetto a ottobre invece, nel periodo compreso tra settembre e novembre, la media trimestrale ha mostrato una contrazione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Analizzando i singoli settori, l’energia ha visto un incremento mensile dell’1,6%, seguita dai beni di consumo (+0,9%) e dai beni intermedi (+0,3%), mentre i beni strumentali hanno registrato una diminuzione dello 0,6%. I settori con le "performance" annuale più brillanti includono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+7,6%), la produzione di prodotti farmaceutici (+5,1%) e l'industria alimentare (+4,5%). Le diminuzioni più rilevanti, invece, si registrano nel settore della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,5%), nella produzione di mezzi di trasporto (-13,8%) e nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-6,2%).
Confcommercio: "La domanda delle famiglie continua a privilegiare i servizi"
Commentando i dati sull'andamento della produzione industriale, il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, ha sottolineato che "il lieve miglioramento rilevato sul versante della produzione industriale a novembre è un ulteriore segnale di una fine del 2024 caratterizzata da una diffusa contraddittorietà delle evidenze congiunturali. Da una parte occupazione e vendite al dettaglio mostrano piccoli cedimenti, dall’altra presenze turistiche, anche nella componente italiana, e produzione migliorano su base mensile. Assumiamo come punto fermo che la domanda delle famiglie continua a privilegiare i servizi. A farne le spese è anche il commercio elettronico che, a novembre su base tendenziale, per la prima volta dal 2015 mostra una variazione negativa a valori correnti, nonostante un tonico Black Friday". "Va evidenziato - ha aggiunto Bella - come nello stesso mese di novembre la produzione di beni di consumo abbia registrato un miglioramento, consolidando i segnali di recupero emersi a ottobre, elemento che fa ritenere possibile un recupero della domanda di beni nel breve periodo. Nel complesso, per una valutazione macroeconomica relativa all’ultima parte dello scorso anno, riteniamo moderatamente prevalenti gli indizi positivi rispetto a quelli negativi".