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La corsa all’AI: rivoluzione industriale e nuova frontiera degli investimenti

di Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head Italia di Pictet Asset Management
 
La corsa all’AI: rivoluzione industriale e nuova frontiera degli investimenti
I numeri parlano chiaro. Il mercato dell’AI passerà da 189 miliardi di dollari nel 2023 a 4.800 miliardi nel 2033 (dati UNCTAD), segnando una delle curve di crescita più rapide di sempre in qualsiasi ambito tecnologico[1]. Le Big Tech ovviamente guidano la corsa degli investimenti: oltre alla mega operazione Meta-Scale AI[2], Google ha annunciato l’acquisizione da 32 miliardi di dollari di Wiz, azienda israeliana di cybersecurity, per rafforzare la sicurezza cloud e abilitare in modo sicuro l’espansione dell’AI all’interno del proprio ecosistema[3]. Complessivamente, Amazon, Microsoft, Alphabet e Meta prevedono una spesa combinata di oltre 320 miliardi di dollari per infrastrutture dati dedicate all’AI nel 2025, mentre il capex collettivo delle Big Tech nella tecnologia si prevede supererà i 1.000 miliardi di dollari nel triennio 2024–2027[4]. Ma oggi, l’AI non è più solo affare per colossi. Nel solo 2024, le startup operanti nell’AI hanno raccolto 131,5 miliardi di dollari in venture capital, con un incremento del 52% rispetto all’anno precedente. L’Intelligenza Artificiale è stata protagonista del 50,8% dei deal globali, mentre negli Stati Uniti ha catalizzato il 42% dei capitali VC, contro il 36% del 2023[5]. Anche le medie imprese stanno accelerando: il 33% delle aziende IT di medie dimensioni ha già allocato oltre 1 miliardo di dollari su progetti legati all’Intelligenza Artificiale, mentre l’87% l’ha identificata come priorità strategica[6].

L’AI oltre la tecnologia: Pharma, Automotive e Finanza

È chiaro che, lungi dall’essere un mero motore tecnologico, l’AI sia ormai un catalizzatore di cambiamenti industriali, comportamentali e infrastrutturali - in altre parole un megatrend globale - capace di trasformare in profondità settori tra loro molto diversi. Secondo McKinsey, nel 2024 il valore complessivo degli investimenti privati in AI ha superato i 180 miliardi di dollari, con una crescita media annua del 26% rispetto al 2019[7]. Ma siamo appena all’inizio della corsa che porterà a una sempre maggiore pervasività della tecnologia di cui parliamo. Sempre McKinsey attesta che il 78% delle imprese usa AI in almeno una funzione, e il 71% applica in una funzione AI generativa (rispetto al 33% nel 2023). L’accelerazione dell’adozione è chiara anche se si guarda lo Stanford AI Index 2025[8], secondo cui l’AI generativa ha attratto 33,9 miliardi di dollari di investimenti privati nel 2024, in aumento del 18,7%. Merito anche del crollo del costo dell’inferenza, che per GPT-3.5 è passato da 20$ a 0,07$ per milione di token in due anni.

Numerose aziende nel settore farmaceutico hanno investito centinaia di milioni nello sviluppo di piattaforme AI per la scoperta e lo sviluppo di nuovi farmaci. Si tratta di partnership strategiche volte, ad esempio, ad accelerare il disegno molecolare[9] e a migliorare l'efficienza del processo di sviluppo[10]. La creazione di laboratori di innovazione dedicati sta inoltre favorendo l’adozione di tecnologie avanzate in sinergia con i leader del settore tecnologico: dopo un’acquisizione strategica, Microsoft ha creato il primo sistema completamente automatizzato di documentazione clinica basato su AI, progettato per ridurre il carico amministrativo sui professionisti sanitari e migliorare la qualità dei dati sanitari in tempo reale[11]. Nel settore automotive, importanti produttori hanno investito nello sviluppo di software e sistemi basati sull’AI per la guida autonoma e l’ottimizzazione dei processi produttivi[12]. La combinazione tra case automobilistiche e aziende produttrici di chip, in primis NVIDIA[13], è fondamentale per integrare tecnologie avanzate nei veicoli e negli stabilimenti, con l’obiettivo di rendere le auto più intelligenti e le catene di produzione più efficienti. Va da sé che anche il settore finanziario sta puntando fortemente sull’AI, investendo ogni anno miliardi nello sviluppo di tecnologia: dal machine learning, che migliora il risk management e la compliance, all’AI generativa, che testa la gestione predittiva dei portafogli e permette l'analisi avanzata dei dati, consentendo una maggiore capacità di reazione alle dinamiche di mercato. A tal proposito, in Pictet abbiamo creato la nostra infrastruttura per muoverci in maniera indipendente, flessibile e precisa nello sviluppo di tecnologia intelligente da inserire nel processo di gestione, coerente con la nostra filosofia di investimento. Ci siamo infatti dotati di server, processori e schede grafiche di ultimissima generazione, raggiungendo una potenza di calcolo pari a 10 petaflops, vale a dire una capacità di analizzare 10 milioni di miliardi di dati al secondo.

Queste scelte strategiche confermano come l’adozione dell’AI non sia più circoscritta al mondo tecnologico in senso stretto, ma rappresenti un motore trasversale di innovazione destinato a ridisegnare interi ecosistemi industriali. Un mercato che corre e che attira capitali e talenti, ma che per essere cavalcato richiede metodo, disciplina e strumenti adeguati. È in questo contesto che nasce la nuova strategia d’investimento di Pictet Asset Management: Multi Solutions-Pictet Smart Road to AI, un fondo che punta sull’intelligenza artificiale come tema d’investimento e come strumento per selezionare i migliori titoli globali.

L’AI come asset investibile e come strumento abilitante gli investimenti

Pictet Smart Road to AI sfrutta l’AI sia come oggetto dell’investimento che come strumento a supporto della gestione del portafoglio. Nello specifico, da un lato la nuova soluzione investe direttamente in società leader nello sviluppo e nell’integrazione dell’AI, selezionate attraverso la ricerca tematica di Pictet negli ambiti del digitale, della robotica e della sicurezza informatica. Dall’altro, avvalendosi dell’eccellenza del team quantitativo di Pictet, l’AI affianca il gestore nel processo di investimento, sfruttando un modello proprietario di machine learning in grado di elaborare previsioni sui rendimenti relativi dei titoli sulla base di circa 300 parametri tecnici e qualitativi definiti dal team di gestione. Un modello sul quale abbiamo iniziato a lavorare nel 2011, che ha visto i natali nel 2016 (grazie ai progressi sulla potenza di calcolo, che ne hanno reso possibile lo sviluppo) e che è diventato operativo proprio nella fase di boom dell’AI. Ancora una volta, la capacità di guardare con anticipo al futuro ha fatto la differenza. Questo approccio duplice – nell’AI e con l’AI – consente di costruire portafogli globali, diversificati per settore, area geografica e capitalizzazione, e in grado di intercettare le opportunità più significative legate alla rivoluzione tecnologica in atto.

La nuova soluzione fa parte della Sicav Multi Solutions, studiata per incentivare l’accumulo azionario nei portafogli dei clienti italiani. Ad oggi, infatti, solo il 7% degli investitori italiani (poco più di 4 milioni di persone) ha un’esposizione al mercato azionario, contro il 14% dei tedeschi e il 55% degli americani. Non sorprende quindi che, nel corso dell’ultimo ventennio, la ricchezza reale dell’Italia sia diminuita del 4%, mentre quella tedesca è cresciuta del 51% e quella statunitense del 121%.

Pictet Smart Road to AI, così come i precedenti Pictet Road to Megatrends e Pictet Smart Road to Megatrends, è una soluzione ad accumulo azionario, pensata per investire con gradualità, diluire il timing, approfittare delle fluttuazioni di mercato e smorzare l’impatto emotivo. La nuova strategia seguirà la logica step-in, partendo da una composizione conservativa, investita al 90% in strumenti monetari di breve termine, per arrivare progressivamente a una piena esposizione azionaria indicativamente nell’arco di 30 mesi. A questo si aggiunge il meccanismo “smart”, basato su principi di finanza comportamentale, che permette di sfruttare le oscillazioni di mercato in fase di accumulo, consolidando i profitti in caso di rialzo e acquistando a prezzi più vantaggiosi in caso di ribasso. Un’opportunità concreta per posizionarsi in modo strategico e tattico su una delle trasformazioni più profonde e irreversibili della nostra epoca: quella guidata dall’intelligenza artificiale.

Le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento riflettono un’opinione espressa alla data originale di pubblicazione e sono soggette a rischi e incertezze che potrebbero far sì che i risultati reali differiscano in maniera sostanziale da quelli qui presentati.

[1] https://unctad.org/news/ai-market-projected-hit-48-trillion-2033-emerging-dominant-frontier-technology

[2] https://time.com/7294699/meta-scale-ai-data-industry/

[3] https://apnews.com/article/google-alphabet-wiz-32-billion-e50fb41b9a84a1056a116f963e6efed0

[4] https://www.businessinsider.com/ai-data-center-cost-2025-6
https://am.jpmorgan.com/se/en/asset-management/per/insights/market-insights/investment-outlook/ai-investment/

[5] https://www.fdiintelligence.com/content/41641e67-f00f-53c0-97cb-464b3a883062

[6] https://edgedelta.com/company/blog/ai-investment-statistics

[7] https://www.mckinsey.com/capabilities/quantumblack/our-insights/the-state-of-ai-in-2024

[8] https://hai.stanford.edu/ai-index/2025-ai-index-report

[9] https://www.pfizer.it/news/blog/blog---maggio-2025---l%E2%80%99intelligenza-artificiale-nel-settore-farmaceutico-il-ruolo-di-pfizer

[10] https://www.novartis.com/it-it/news/novartis-e-microsoft-annunciano-una-collaborazione-trasformare-la-medicina-grazie-allintelligenza-artificiale

[11] https://news.nuance.com/2023-03-20-Nuance-and-Microsoft-Announce-the-First-Fully-AI-Automated-Clinical-Documentation-Application-for-Healthcare

[12] https://www.hdmotori.it/volkswagen-articoli-n521897-volkswagen-argo-ai-guida-autonoma-investimento/

[13] https://www.clubalfa.it/automobili/nvidia-investe-nelle-fabbriche-intelligenti-europee-bmw-e-mercedes-in-prima-linea-31604/
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