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La BCE taglia ancora: verso la fine del ciclo di riduzione tassi?
di Paul Saint-Pasteur, gestore del Team Global Fixed Income di Payden & Rygel

La Banca Centrale Europea ha effettuato il suo settimo taglio consecutivo dei tassi d’interesse, riducendo il tasso principale dello 0,25% al 2,0%. La decisione, motivata dal rallentamento dell’inflazione e dai crescenti rischi legati alle politiche commerciali degli Stati Uniti, accentua il divario con i tassi statunitensi, che restano superiori di oltre il 2%. Sebbene il taglio fosse ampiamente previsto, le prossime mosse della BCE restano incerte. La presidente Lagarde ha dichiarato che l’Eurotower si avvicina alla fine del ciclo di riduzione dei tassi, spingendo i mercati a ridurre le aspettative di ulteriori tagli entro l’anno. Il rendimento del Biennale tedesco è salito di 7 punti base, raggiungendo l’1,87%.
Nonostante la mossa odierna, la BCE ha mantenuto invariata la previsione di crescita per il 2025 allo 0,9%, rivedendo al ribasso quella per il 2026 all’1,1%. La Banca Centrale ha avvertito che un’escalation delle tensioni commerciali potrebbe frenare la crescita nel breve periodo, ma una risoluzione favorevole delle trattative e maggiori investimenti in difesa e infrastrutture potrebbero rafforzare la resilienza dell’Area Euro e supportare la crescita nel medio termine. Le tendenze dell’inflazione hanno sostenuto la decisione della BCE: a maggio, la crescita dei prezzi al consumo è scesa sotto l’obiettivo del 2%. Inoltre, l’inflazione dei salari e dei servizi, in forte aumento dopo la pandemia, sta rallentando, mentre un euro più forte riduce i costi delle importazioni, alleggerendo ulteriormente le pressioni inflazionistiche.
Le reazioni di mercato sono state inizialmente contenute: il rendimento decennale tedesco è sceso al minimo di un mese, al 2,476%, per poi arrivare al 2,552% al termine della conferenza. L’euro è salito brevemente prima di stabilizzarsi intorno a 1,1420 dollari. L’indice STOXX Europe 600 ha inizialmente registrato guadagni modesti, per poi invertire la rotta e chiudere in calo dello 0,2%. Nel complesso, le azioni della BCE riflettono un approccio prudente e basato sui dati, in un contesto di persistente incertezza globale.