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La BCE manterrà il tasso al 2% nel prossimo futuro

di Annalisa Piazza, Fixed Income Research Analyst, MFS Investment Management
 
La BCE manterrà il tasso al 2% nel prossimo futuro
Come ampiamente previsto, nella riunione odierna la BCE ha mantenuto invariati tutti i tassi di interesse di riferimento. In termini di valutazione degli investimenti, il fatto che i rischi relativi alla crescita siano ora in equilibrio, l'inflazione a medio termine sia in linea con l'obiettivo e i tassi siano neutrali, suggerisce che l'attuale tasso di riferimento del 2% sia effettivamente il tasso terminale per questo ciclo. Di conseguenza, il mercato può continuare a escludere qualsiasi aspettativa di tagli nel breve termine, salvo nuovi shock.

La variazione dell’equilibrio tra i fattori di rischio relativi alla crescita è stato l’elemento chiave alla base della nostra revisione della previsione secondo cui il 2% rappresenta il limite massimo per l'attuale ciclo di allentamento monetario. La Lagarde ha sottolineato la resilienza della domanda interna nonostante la guerra commerciale e le incertezze sul futuro, e prevede un ulteriore miglioramento ora che alcuni di questi fattori si sono attenuati. C'è anche una maggiore fiducia nel fatto che il generoso pacchetto fiscale in Germania stimolerà l'economia, rafforzerà il mercato del lavoro e migliorerà la produttività. Tuttavia, si è consapevoli che l'Eurozona deve ancora compiere progressi significativi nel dimostrare coesione e migliorare la competitività, poiché il contesto globale rimane difficile. Sono necessarie ulteriori riforme strutturali per mantenere la stabilità fiscale. Anche se questo può sembrare un po' ottimistico, invia un messaggio forte alle istituzioni e ai responsabili politici dell'UE.

I mercati hanno interpretato le dichiarazioni della Lagarde come restrittive, riducendo ulteriormente le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi in futuro. A seguito di queste dichiarazioni, si è verificato un modesto appiattimento della curva dei Bund. Considerando il posizionamento esteso, non possiamo escludere un ulteriore modesto appiattimento nel segmento 5-30 anni nel breve termine, ma riteniamo che, una volta che il taglio dei tassi sarà stato completamente scontato, la curva riprenderà a inclinarsi. Il quadro dei rischi suggerisce che le curve rimarranno ripide o ulteriormente in crescita nel medio termine. Inoltre, l'impatto della riforma pensionistica olandese e l'aumento della spesa per la difesa continueranno a pesare sugli EGB a lungo termine. Detto questo, se le prospettive economiche miglioreranno in linea con le nuove proiezioni della BCE, il fabbisogno di finanziamento potrebbe diminuire, riducendo il rischio che l'offerta diventi un catalizzatore significativo per eventuali eccessi nella parte lunga della curva. Con un equilibrio delicato, prevediamo comunque curve ripide nel 2026.
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