Economia

Italia a tre velocità: Nord-Est e piccoli centri guidano la qualità della vita per generazioni. Ma il Sud e le metropoli arrancano

di Luca Andrea
 
Italia a tre velocità: Nord-Est e piccoli centri guidano la qualità della vita per generazioni. Ma il Sud e le metropoli arrancano
L’analisi 2025 del Sole 24 Ore evidenzia i divari territoriali nel benessere di bambini, giovani e anziani. Bolzano, Gorizia e Lecco i territori più virtuosi. Male le città metropolitane, drammatiche le performance del Mezzogiorno.

C’è molto più di una fotografia statistica nell’edizione 2025 degli Indici generazionali della Qualità della vita, presentata in anteprima al Festival dell’Economia di Trento dal Sole 24 Ore. C’è, piuttosto, il ritratto dinamico e diseguale di un Paese che invecchia, fatica a trattenere i giovani e si interroga sul futuro dell’infanzia. Le classifiche, suddivise per fasce d’età – bambini (0-14 anni), giovani (18-35) e anziani (over 65) – restituiscono uno scenario a macchia di leopardo, dove Nord-Est ed Emilia-Romagna dominano la scena con 17 presenze nelle prime dieci posizioni, seguiti dal Nord-Ovest (10), mentre Centro e Sud restano in fondo alla classifica.

Sul podio della qualità della vita per gli anziani svetta Bolzano, grazie a una rete capillare di biblioteche, un’elevata spesa sociale dedicata alla terza età e il più basso consumo di farmaci per malattie croniche. Gorizia, Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, conquista per il secondo anno il primato nella fascia 18-35 anni: merito della vivacità culturale, del dinamismo del mercato del lavoro e di un’età media al primo figlio tra le più basse d’Italia (31,6 anni).

Lecco, infine, si distingue per l’infanzia: primeggia per diffusione della pratica sportiva tra i bambini, ottimi risultati nei test Invalsi e ridotta incidenza di reati a danno dei minori. Sono segnali importanti: in un’Italia demograficamente fragile, il benessere delle nuove generazioni rappresenta un indicatore sensibile della capacità di progettare il futuro.

La parte bassa della classifica, invece, parla meridionale. Trapani è ultima per la qualità della vita degli anziani; Caltanissetta per i bambini. Ben 19 delle ultime 20 posizioni per l’infanzia appartengono al Mezzogiorno. A sorprendere, tuttavia, è il crollo delle grandi città. Roma è ultima tra le 107 province per i giovani, preceduta da Napoli (104ª), Milano (101ª) e Torino (90ª). Le ragioni sono molteplici: il peso degli affitti (fino al 35% del reddito medio), l’instabilità occupazionale e una diffusa insicurezza urbana concorrono a rendere le metropoli meno vivibili, soprattutto per chi sta costruendo la propria indipendenza.

Dai dati longitudinali emergono alcune tendenze rilevanti. Crescono i pediatri attivi e migliorano le competenze matematiche degli studenti, ma peggiora la capacità alfabetica (+1,6 punti percentuali gli alunni con lacune). I delitti a danno dei minori aumentano del 6% annuo. Sul fronte giovani, cala la disoccupazione all’11,8%, ma si riducono anche le imprese under 35 (-3,4%) e le stabilizzazioni contrattuali (-1,8%). Aumenta ancora l’età media al primo figlio, attestandosi a 32,6 anni. Tra gli anziani, crescono sia la speranza di vita (21,2 anni a 65 anni) sia il consumo di farmaci antidepressivi (+3,6%).

Gli indici generazionali, giunti al quinto anno, si arricchiscono nel 2025 di nuovi parametri, portando a 15 gli indicatori per fascia d’età. Tra le novità, la qualità percepita delle relazioni familiari, la sicurezza urbana, gli incidenti stradali notturni e l’uso di farmaci contro l’obesità. Il consolidamento del metodo statistico incontra però ancora l’ostacolo della carenza di dati territoriali granulari, in particolare per i giovani e per gli anziani soli. Un limite che dovrebbe sollecitare politiche pubbliche più mirate e finanziamenti del PNRR su base locale.

A completare il quadro, l’indagine Save The Children-Eumetra offre uno sguardo originale sulla fascia 11-15 anni, attraverso i racconti dei genitori. L’immagine che emerge è di ragazzi poco autonomi nella vita quotidiana – il 60% non va a scuola da solo, solo il 33% usa i mezzi pubblici – ma molto indipendenti nel mondo digitale: l’80,5% usa lo smartphone senza supporto. Una generazione, quella degli Alpha e della giovanissima Gen Z, che cresce più in casa che in strada, più online che in città. L’autonomia, come sottolinea Save The Children, resta uno dei pilastri dell’identità adolescenziale e va coltivata per costruire adulti più consapevoli.

L’Italia del 2025 è un Paese che chiede risposte urgenti. L’indagine del Sole 24 Ore non offre solo numeri, ma traccia la necessità di un patto generazionale che superi i divari territoriali, dia voce ai più giovani e accompagni le fragilità degli anziani. Solo attraverso politiche strutturate, investimenti mirati e una rinnovata centralità dei territori sarà possibile garantire un futuro più equo e coeso, da Nord a Sud, da chi nasce oggi a chi ha già costruito la propria storia.
 
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • villa mafalda 300x600
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Seduta positiva per Piazza Affari: FTSE MIB sopra quota 40.000, sprint di Italgas e debutto esplosivo per Metriks AI
30/05/2025
di Luca Andrea
Seduta positiva per Piazza Affari: FTSE MIB sopra quota 40.000, sprint di Italgas e debutt...
La Doria chiude l'esercizio 2024 con un fatturato di 1,27 miliardi di euro (+3,9%)
30/05/2025
Redazione
La Doria chiude l'esercizio 2024 con un fatturato di 1,27 miliardi di euro (+3,9%)
Metriks.AI, la società di consulenza digitale debutta a Piazza Affari sull’Egm
30/05/2025
di Luca Andrea
Metriks.AI, la società di consulenza digitale debutta a Piazza Affari sull’Egm
Inflazione: prosegue situazione d’incertezza. I commenti di Confcommercio e Confesercenti
30/05/2025
di Redazione
Inflazione: prosegue situazione d’incertezza. I commenti di Confcommercio e Confesercenti