Economia

Inflazione: per le famiglie la spesa resta più pesante, +387 euro in un anno

di Redazione
 
Inflazione: per le famiglie la spesa resta più pesante, +387 euro in un anno
Il rallentamento dell’inflazione è una buona notizia per i consumatori italiani, ma non basta ancora a riportare sollievo nei bilanci familiari. Secondo le stime del Codacons, dopo i dati diffusi dall’Istat, la maggiore spesa annua per la famiglia tipo si attesta a +387 euro, che salgono a +548 euro per un nucleo con due figli. A ottobre, infatti, l’inflazione è scesa all’1,2%, il livello più basso da oltre due anni, ma i rincari accumulati continuano a pesare.

A determinare la frenata del tasso d’inflazione è stato soprattutto l’andamento dei beni energetici, con un drastico calo dei prezzi sul mercato tutelato. L’energia elettrica è passata da un aumento del +20,5% di settembre a un quasi pareggio (+0,1%) in ottobre, mentre il gas ha accentuato la sua discesa, da -4,2% a -10,9%. Anche i beni energetici regolamentati sono scesi complessivamente dal +13,9% al -0,8%, segnando un netto cambio di passo.

Come sottolinea il Codacons, però, l’attuale quadro potrebbe cambiare già nelle prossime settimane, con l’avvio della stagione invernale e l’accensione dei riscaldamenti in tutto il Paese. La maggiore domanda di gas potrebbe infatti spingere al rialzo i prezzi sui mercati, vanificando parte dei benefici registrati in autunno.

Sul fronte dei consumi quotidiani, poi, le tensioni non si sono esaurite. Gli alimentari restano tra i comparti più colpiti, con un incremento annuo del +2,7%, mentre i servizi ricettivi e di ristorazione segnano un aumento del +3,8%, valori nettamente superiori al tasso medio generale. Questo significa che, se da un lato l’energia allenta la pressione sui portafogli, dall’altro il carrello della spesa e la vita quotidiana continuano a rincarare.

Per il Codacons, il rallentamento dell’inflazione rappresenta dunque un segnale incoraggiante, ma non ancora sufficiente a compensare gli aumenti accumulati negli ultimi due anni. “Il calo dei prezzi dell’energia, spiegano dall’associazione, è un fattore contingente, legato alla stagionalità e alla domanda. Senza una riduzione strutturale dei costi e una politica più incisiva sui beni di largo consumo, l’effetto sui bilanci delle famiglie resterà limitato”.

Bene per Assoutenti la frenata dell’inflazione ad ottobre, ma per alimentari rimangono criticità.Nonostante il calo dell’inflazione, l’andamento dei listini nel comparto alimentare continua ad essere preoccupante - ha dichiarato il presidente Gabriele Mellusoad ottobre la carne rincara in media del +5,8% su anno con punte del +7,9%, per la carne bovina; le uova segnano un +7,2%, formaggi e latticini +6,8%, burro +6,7%, riso +4,6%. Per altri prodotti gli aumenti sono addirittura a due cifre: il cioccolato sale del +10,2%, il caffè del +21,1%, il cacao del +21,8%”.

“A questi livelli di inflazione per fare la spesa alimentare una famiglia con due figli spende oggi in media 250 euro in più rispetto al 2024, per un aggravio complessivo da circa 4,5 miliardi di euro sulle tasche della collettività” - ha concluso Melluso.
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