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Incidenti stradali in calo dell'1,3% ma vittime in forte discesa (-6,8%)

di Redazione
 
Incidenti stradali in calo dell'1,3% ma vittime in forte discesa (-6,8%)

Il primo semestre del 2025 in Italia si chiude con un segnale incoraggiante per la sicurezza stradale, come emerge dalle stime preliminari diffuse congiuntamente da ACI e Istat. Si registra una significativa riduzione degli incidenti stradali con lesioni a persone, dei feriti e, in modo particolarmente marcato, delle vittime entro il trentesimo giorno dall'evento.

Tra gennaio e giugno, il Paese ha contato 82.344 incidenti con lesioni a persone, in calo dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, accompagnati da 111.090 feriti (riduzione dell'1,2%). Il dato più confortante riguarda i decessi, scesi a 1.310, che rappresentano una flessione del 6,8%. Nonostante questi miglioramenti, la cronaca quotidiana rimane drammatica: in media, ogni giorno si sono verificati 455 incidenti, con 614 feriti e più di 7 vittime, un bilancio che si traduce in quasi 19 sinistri e circa 26 feriti ogni ora, e una vittima ogni tre ore e mezza.

ACI e ISTAT, stime sull'andamento dell'incidentalità

Nonostante il progresso, l'ambizioso traguardo europeo per il dimezzamento delle vittime e dei feriti gravi entro il 2030, stabilito dal programma “Road Safety Policy Framework 2021-2030” e che prende come riferimento il 2019, appare ancora lontano. Sebbene rispetto al primo semestre 2001 le vittime siano crollate del 60,1%, il passo in avanti degli ultimi anni sembra essersi rallentato. Confrontando i dati attuali con il primo semestre 2019, si nota un calo contenuto degli incidenti (-1,5%) e dei feriti (-5,0%), con una riduzione più marcata dei decessi (-14,6%).

Analizzando la distribuzione delle vittime per tipologia di strada rispetto al primo semestre 2024, emerge un quadro disomogeneo: le vittime diminuiscono sensibilmente sulle arterie urbane (-8,4%) ed extraurbane (-7,1%), ma mostrano un preoccupante incremento del 4,4% sulla rete autostradale. È sulle strade urbane che si verifica la maggior parte degli incidenti (73,3%), ma le strade extraurbane, a causa della maggiore gravità media degli impatti, contano quasi la metà dei decessi totali (49,1%).

Guardando al 2019, tuttavia, si evidenzia un miglioramento generale: le vittime sulle autostrade sono calate del 33,4%, sulle extraurbane del 12,4% e sulle urbane del 12,2%.

Infine, il flusso di traffico non ha subito variazioni significative, suggerendo che la diminuzione degli incidenti non è dovuta a una minore circolazione. Nei primi quattro mesi del 2025, il traffico autostradale (coprendo circa l'80% della rete) ha registrato un lieve aumento dello 0,3% rispetto al 2024, con i veicoli leggeri in crescita dello 0,4% e quelli pesanti sostanzialmente stabili. Anche sulle strade extraurbane principali il traffico è rimasto pressoché invariato, con un aumento del 2% per i veicoli pesanti bilanciato da un analogo calo per quelli leggeri.

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