Economia

Iliad chiude la porta a Tim e il titolo crolla in Borsa

di Redazione
 
Iliad chiude la porta a Tim e il titolo crolla in Borsa
Tonfo in Borsa per le azioni Telecom Italia, che hanno perso l’8,79% a Piazza Affari dopo le dichiarazioni del CEO di Iliad, Thomas Reynaud, che ha escluso definitivamente l’ipotesi di una fusione con l’ex monopolista. La reazione negativa del mercato ha trascinato il titolo TIM ai minimi del mese, con scambi intensi per oltre 357 milioni di azioni e una chiusura a quota 0,4145 euro.

Le parole di Reynaud, pronunciate durante la presentazione dei conti semestrali dell’operatore francese, hanno messo la parola fine a un percorso di trattative avviato nei mesi scorsi. Dopo i primi contatti esplorativi di inizio anno, le ipotesi di integrazione fra TIM e Iliad si erano arenate ad aprile, fino al definitivo stop comunicato ieri. “Non ci sono state discussioni con Telecom Italia dall’inizio di aprile e non riprenderanno – ha chiarito Reynaud – le prospettive di consolidamento in Italia sono ormai alle nostre spalle e lo scenario resta quello di un mercato a quattro operatori”.

Con questo annuncio, cade ogni possibilità di aggregazione transalpina che avrebbe potuto ridefinire gli equilibri del settore delle telecomunicazioni. Tra le opzioni allo studio figuravano la cessione di Iliad Italia in cambio di una quota di TIM, l’ingresso nella divisione Consumer o addirittura un’operazione incrociata con Tim Brasil. Tutti scenari ora definitivamente archiviati.

Se in Italia cala il sipario sul dossier, in Francia Iliad guarda invece a possibili nuove alleanze. Reynaud ha confermato “colloqui molto preliminari” con SFR lo scorso giugno, sottolineando che un consolidamento sul mercato domestico non è una necessità ma un’opportunità da valutare.

I numeri confermano comunque la solidità dell’operatore francese, che nel primo semestre 2025 ha registrato ricavi in crescita del 3,8% a 5,09 miliardi di euro e un EBITDAaL in aumento del 10,1% a oltre 2 miliardi. A livello di gruppo, Iliad conta 12,5 milioni di abbonati, inclusi quelli italiani, e nel mercato nazionale ha visto salire le vendite del 9,2% a 603 milioni.

Resta da capire ora la strategia futura di TIM, che nei primi sei mesi del 2025 ha registrato ricavi per 6,6 miliardi (+2,7%) e ridotto le perdite a 132 milioni di euro. Con la chiusura delle porte da parte di Iliad, l’ex monopolista dovrà ripensare al proprio percorso industriale e alle possibili partnership per rafforzare la sua posizione in un mercato sempre più competitivo.
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