Economia

Il colosso dei videogiochi EA passa al fondo saudita con un'operazione da 55 miliardi

di Redazione
 
Il colosso dei videogiochi EA passa al fondo saudita con un'operazione da 55 miliardi
Electronic Arts (EA), uno dei giganti storici dell'intrattenimento interattivo, è stata ceduta a un consorzio di investitori per un valore d'impresa sbalorditivo di circa 55 miliardi di dollari. L'operazione, annunciata ufficialmente oggi, segna la fine della sua quotazione in Borsa e l'inizio di un nuovo capitolo come azienda privata.

Il Consorzio acquirente è formato da tre attori di peso globale: il Public Investment Fund (PIF) dell'Arabia Saudita, la società di private equity Silver Lake e Affinity Partners, fondo co-fondato da Jared Kushner. Questa mossa non solo rappresenta uno dei più grandi leveraged buyout (LBO) della storia, ma cementa ulteriormente l'offensiva del PIF nel settore del gaming globale.

Secondo i termini dell'accordo, il Consorzio acquisirà il 100% di EA. Gli azionisti della compagnia riceveranno $210 per azione in contanti, un prezzo che garantisce un robusto premio del 25% rispetto al prezzo di chiusura del 25 settembre 2025 ($168,32).

È cruciale notare come il PIF non sia un neofita: il fondo sovrano saudita sta non solo trasferendo la sua attuale partecipazione del 9,9% in EA all'interno del nuovo assetto societario (una porzione che costituisce un investimento azionario di circa $36 miliardi) ma sta guidando l'operazione, confermando la sua ambizione di diversificare l'economia saudita.

L'operazione, attesa per la conclusione nel primo trimestre del 2026 dopo l'approvazione del CdA di EA, delle autorità di regolamentazione e degli azionisti, sarà finanziata da una combinazione di liquidità dei tre partner e da un finanziamento tramite debito di $20 miliardi interamente impegnato da JPMorgan.

Una volta completata la transazione, le azioni ordinarie di EA non saranno più quotate sul mercato azionario, portando l'azienda fuori dalla pressione dei risultati trimestrali di Wall Street. Nonostante il cambio di proprietà, EA manterrà la sua sede centrale a Redwood City, California, e, cosa fondamentale per la continuità aziendale e creativa, continuerà a essere guidata da Andrew Wilson (nella foto) in qualità di CEO.

Sarà interessante osservare come la nuova struttura privata influenzerà le strategie di sviluppo e la direzione creativa di una compagnia che, fin dalla sua fondazione nel 1982, ha plasmato il panorama videoludico. L'era di EA come azienda quotata è giunta al termine. La sua influenza sull'industria è destinata a proseguire, ma con una nuova e potentissima base finanziaria alle spalle.
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