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Il cinema in crisi, il Papa invita a non rassegnarsi: "Siate Testimoni di Speranza"
di Redazione

Un'udienza straordinaria in Vaticano ha riunito i vertici del cinema internazionale, con nomi illustri da Spike Lee a Cate Blanchett, da Marco Bellocchio a Giuseppe Tornatore, su invito di Papa Leone XIV. In un discorso incisivo e appassionato, il Pontefice non ha solo celebrato la settima arte, ma ne ha ridefinito il ruolo cruciale nella società contemporanea, esortando registi, attori e tutti i professionisti a diventare "testimoni di speranza, di bellezza, di verità".
Il cuore del messaggio di Papa Leone XIV è risuonato come un forte incoraggiamento: "Non abbiate paura di confrontarvi con le paure del mondo". Il Pontefice ha sottolineato come l'epoca attuale sia segnata da ferite profonde, "la violenza, la povertà, l'esilio, la solitudine, le dipendenze, le guerre dimenticate, e che il cinema ha il dovere di vederle e raccontarle". "Il grande cinema non sfrutta il dolore: lo accompagna, lo indaga. Questo hanno fatto tutti i grandi registi. Dare voce ai sentimenti complessi, contraddittori, talvolta oscuri che abitano il cuore dell'essere umano è un atto d'amore".
L'arte, ha aggiunto Leone XIV, non deve fuggire dal "mistero della fragilità", ma deve saper sostare davanti ad esso. Il cinema autenticamente artistico, senza essere didascalico, possiede la straordinaria capacità di "educare lo sguardo", aiutando lo spettatore a "tornare in se stesso" e a riscoprire una porzione di quella "speranza senza la quale la nostra esistenza non è piena".
Secondo il Pontefice, recuperare l'autenticità dell'immagine è il potere del buon cinema per "salvaguardare e promuovere la dignità umana".
L'incontro, promosso nell'Anno del Giubileo, ha visto la partecipazione di un parterre d'eccezione, tra cui anche i candidati al Premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Per l'occasione, il Papa ha anche rivelato i suoi film preferiti, veri e propri inni alla speranza e all'umanità: da classici come “La vita è meravigliosa” (Frank Capra) e “Tutti insieme appassionatamente” (Robert Wise) a titoli più recenti come “Gente Comune” (Robert Redford) e “La vita è bella” (Roberto Benigni).
Papa Leone XIV ha voluto dedicare un tributo significativo a tutti i lavoratori che rendono possibile la magia del cinema. Oltre alla "maestria del regista" e alla "genialità degli attori", ha citato la miriade di professionisti - da assistenti e runner a fonici, attrezzisti, costumisti e location manager - che contribuiscono con la loro competenza a un'opera che può esistere "solo nell'insieme".
"In un'epoca di personalismi esasperati e contrapposti, ci mostrate come per fare un buon film è necessario impegnare i propri talenti, ciascuno può far brillare il suo particolare carisma grazie ai doni e alle qualità di chi lavora accanto, in un clima collaborativo e fraterno".
Il discorso si è concluso con un forte appello alle istituzioni a cooperare per contrastare la "preoccupante erosione" delle sale cinematografiche, riaffermandone il valore sociale e culturale.
L'udienza si è chiusa in un clima di entusiasmo e commozione, culminato in un gesto simbolico: il regista Spike Lee ha omaggiato il Pontefice donandogli una maglia NBA personalizzata con la scritta "Pope Leo 14".
Infine l'invito di Leone XIV: "Che il vostro cinema resti sempre un luogo d'incontro, una casa per chi cerca senso, un linguaggio di pace. Che non perda mai la capacità di stupire, continuando a mostrarci anche un solo frammento del mistero di Dio".