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Il Ponte sullo Stretto convince tre italiani su quattro e domina il dibattito sulle Grandi Opere

di red
 
Il Ponte sullo Stretto convince tre italiani su quattro e domina il dibattito sulle Grandi Opere
Il Ponte sullo Stretto si conferma il tema infrastrutturale più discusso e apprezzato in Italia. Secondo i dati diffusi da Socialcom, attraverso l’analisi condotta con la piattaforma Socialdata tra il 1° gennaio e il 15 agosto 2025, tre italiani su quattro si dichiarano favorevoli al progetto, mentre le reazioni contrarie si fermano al 26%. Lo studio, presentato al Meeting di Rimini durante il panel del MIT “Cantiere futuro” con l’intervista al ministro Matteo Salvini, ha messo in luce come le Grandi Opere stiano conquistando un ruolo centrale nel dibattito pubblico.

L’indagine ha preso in esame oltre 76.000 post, che hanno generato circa 2 milioni di interazioni sui social network. A trainare l’attenzione è stato proprio il Ponte sullo Stretto, con più di 650.000 interazioni, un dato che stacca nettamente tutti gli altri progetti infrastrutturali. La crescita del consenso è stata particolarmente evidente tra luglio e la prima metà di agosto, in concomitanza con la presentazione e l’approvazione del progetto esecutivo.

Il sentiment complessivo sulle Grandi Opere è positivo: il 70% delle reazioni esprime fiducia e attesa verso cantieri e investimenti, con un picco di entusiasmo legato all’impatto atteso sullo sviluppo economico e territoriale. In questo contesto, Webuild Group e RFI emergono come i principali protagonisti del dibattito, percepiti dagli utenti come i motori delle trasformazioni infrastrutturali del Paese.

Parallelamente, il tema dell’“Italia del No” resta fortemente divisivo. I movimenti contrari alle grandi infrastrutture, dal No Tav al No Ponte, ricevono critiche nel 62% dei casi, accusati di ostacolare la crescita nazionale. Solo il 38% degli utenti manifesta consenso o sostegno alle loro posizioni.

Per Luca Ferlaino, presidente di Socialcom, il dato conferma un trend in rapida evoluzione: “Nel 2025 cresce il consenso verso le Grandi Opere, con il Ponte sullo Stretto che raccoglie oltre 650.000 interazioni e convince 3 italiani su 4. L’analisi mostra una rete sempre più favorevole allo sviluppo: l’Italia del No viene criticata nel 62% dei casi, mentre l’emozione dominante è l’attesa concreta per ciò che sta per nascere”.

Il dibattito sulle infrastrutture, quindi, si sposta sempre più sul terreno digitale, dove la percezione pubblica si traduce in consenso crescente per i progetti considerati strategici per il futuro del Paese.
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